Nell’aprile del 2016 le Associazioni “Amici della cardiologia”, CRESCI, UNMS, vista la situazione del San Paolo che si presentava precaria nella fase della prima applicazione del decreto Balduzzi (che detta norme e criteri per il riordino del servizio ospedaliero Nazionale e Regionale) si unirono per difendere l’ospedale da possibili gravi ridimensionamenti, nonostante fosse l’ospedale del Capoluogo di Provincia cui afferisce la maggior parte della popolazione provinciale.
Le tre associazioni, dopo accurato studio del decreto e del cosiddetto “Libro bianco” che è un report della Regione sulle attività degli Ospedali liguri, formularono una proposta organizzativa che fu inviata all’Assessore Regionale alla Sanità.
Sulla base di questi studi e proposte, iniziò un’opera di sensibilizzazione della popolazione e delle istituzioni con incontri e manifestazioni pubbliche. In particolare nelle varie tornate elettorali di quegli anni si ebbe sempre attenta cura di esporre ai candidati di ogni partito la carente situazione ospedaliera savonese e i bisogni della cittadinanza.
Dopo la fase di avvio e sulla base dell’esperienza compiuta le tre associazioni decisero nel febbraio 2017 di costituire formalmente dinanzi a un notaio il “Comitato amici del San Paolo” che proseguisse in maniera autonoma il percorso avviato.
Punti salienti dell’operato: le delibere dei Comuni e la raccolta firme
Ventisei Comuni su 33 dei distretti di Savona e della Valbormida nel corso del 2017 assunsero una delibera contenente gli obiettivi proposti dal Comitato e discussi coi Sindaci. Le delibere furono consegnate dai Sindaci in Consiglio Regionale all’Assessore Sonia Viale in data 25 luglio 2017 alla presenza di numerosi Consiglieri regionali.
Parallelamente il Comitato si fece promotore, insieme ai Comuni del levante, ad associazioni e a singoli cittadini, di una raccolta di firme su un documento che ricalcava le delibere comunali.
Furono raccolte oltre 14.000 firme a sostegno della proposta e consegnate all’Assessore Viale nel corso di un convegno sul futuro del San Paolo il 25 settembre 2017 presso la sala mostre della provincia di Savona, presenti i sindaci del savonese.
Gli obiettivi
Gli obiettivi dei Comuni e della raccolta firme erano i seguenti:
- la salvaguardia della struttura complessa Cardiologia con l'emodinamica interventistica per gli infartuati;
- un vero efficace centro ictus;
- una radiologia interventistica attiva nelle 24 ore per la cura delle emergenze/urgenze (angiografo multidisciplinare);
- un servizio di chirurgia vascolare per le urgenze/emergenze;
- il mantenimento delle specialità presenti;
- un miglior collegamento stradale al San Paolo;
Le attività
Nel quadro della sensibilizzazione si sono succeduti numerosi incontri pubblici, convegni, partecipazione a Consigli comunali o Commissioni consiliari. Fra i più significativi ci pare opportuno ricordare:
- 23 maggio 2016: in occasione delle elezioni del Comune di Savona, pubblica assemblea presso la sala mostre della Provincia con la partecipazione dei candidati Sindaci sul tema del futuro dell’ospedale San Paolo.
- 14 febbraio 2017: Commissione consiliare terza - sanita’ del Comune di Savona. Presidente Francesco Versace, presente il sindaco Ilaria Caprioglio e Consiglieri comunali. Audizione di numerosi Primari invitati.
- 10 marzo 2017: Sala Libreria Ubik - Convegno “Giù le mani dal San Paolo”.
- 5 aprile 2017: Sala Rossa Comune Savona - Convegno organizzato da “Savona è” con tema “Le risposte nell’emergenza: angiografo”, con la partecipazione del prof. Carlo Ferro che negli anni ’80 fondò al San Paolo fra i primi in Italia la radiologia interventistica.
- 22 febbraio 2019: Sala della Sibilla con il patrocinio del comune di Savona: Convegno “Problematiche dell’urgenza/emergenza al San Paolo”, organizzato da: ‘A Campanassa; Rotary Club Savona; Rotaract Club Savona; Rotary Club Varazze Riviera del Beigua; Lions Club International distretto 108-Ia3 - zona 3 Savona.
- 24 marzo 2022: Comune di Savona: audizione del Comitato nella Commissione sanità.
- 19 novembre 2022: Comune di Savona: Intervento all’assemblea dei sindaci dei distretti Savona e Valbormida in difesa del punto nascita.
- 19 novembre 2022 : piazza Pertini, manifestazione in difesa del punto nascita
Risultati della prima fase
Dopo il gravoso impegno sopra sintetizzato, con la collaborazione dei Sindaci del levante e in particolare del Sindaco del capoluogo Ilaria Caprioglio, di Primari, di Consiglieri e Associazioni, nella prima applicazione del decreto Balduzzi si è raggiunto quanto segue:
Il Piano Regionale Sanitario 2017-2019 qualifica il San Paolo come Ospedale di riferimento del territorio dell’Asl 2
Salvataggio della Cardiologia interventistica
Acquisizione dell’angiografo multidisciplinare
Breast Unit al San Paolo (cioè il Centro senologico costituito dalle unità operative e dai servizi che concorrono alla diagnosi e al trattamento del tumore alla mammella.)
Salvataggio della chirurgia della mano
Salvataggio delle malattie infettive
Salvataggio nefrologia e dialisi, radioterapia
Istituzione al San Paolo del Centro unico regionale screening cervico-vaginale per la prevenzione del tumore del collo dell’utero
Copertura posti di direttore vacanti: cardiologia, ostetricia e ginecologia, pediatria, radioterapia medica
Apertura centro ictus e Angiografo multidisciplinare
Il Centro Ictus o Stroke Unit è una unità del reparto di neurologia costituita da alcuni letti attrezzati e dedicati esclusivamente all’ictus con un team multidisciplinare formato da medici, infermieri, tecnici della riabilitazione e personale di supporto. Il nostro Capoluogo è stato finora l’unico della Liguria a esserne stato privo.
2016-2022: sette anni di costante giornaliero impegno da parte del Comitato per sensibilizzare tutte le forze politiche, i sindaci, i cittadini al fine di ottenere per il comprensorio savonese questa struttura prevista dalla legge e osteggiata pervicacemente da chi vuol male a Savona.
La lotta per l’apertura del CENTRO ICTUS è proseguita nel nuovo Consiglio regionale con l’incessante pungolo del consigliere Roberto Arboscello e la determinazione del nuovo Sindaco Marco Russo sostenuto da tutti i gruppi politici del Consiglio comunale, nel solco tracciato negli anni precedenti sotto l’impulso del Sindaco Ilaria Caprioglio. L’assiduo lavoro ha portato nell’autunno 2022 alla nomina del nuovo direttore neurologo dott.ssa Cinzia Finocchi e all’apertura il 2 novembre 2022 dell’agognato e osteggiato CENTRO.
Stesso completo successo non possiamo dire per l’angiografo multidisciplinare.
L’angiografo è uno strumento salvavita di primaria importanza perché permette di entrare nei vasi sanguigni e intervenire quando ci sono emorragie interne per incidenti, per interventi chirurgici, ostruzioni, e serve non solo al radiologo interventista, ma anche ai cardiologi, ai neuroradiologi in caso di ictus grave e ai chirurghi: infatti per questo si chiama multidisciplinare.
Acquistato dopo le battaglie sopra descritte nel 2021, purtroppo è ancora a mezzo servizio: infatti è attivo dalle 8 alle 15. Perciò non può ad oggi venire utilizzato per le emergenze delle 24 ore, vale a dire per lo scopo principale per cui era stato richiesto: evitare ai pazienti a rischio di vita un trasporto ad altro ospedale. Inoltre può essere ad oggi usato dai cardiologi solo una volta alla settimana per importanti interventi programmati.
Il Comitato proseguirà il suo sforzo affinché i pazienti abbiano il servizio salvavita che un ospedale che serve 160.000 persone deve assicurare tutti i giorni in ogni ora e affinché l’investimento fatto non venga sprecato.
Seconda fase
Nuovo Consiglio regionale - Istruttoria nuovo Piano sociosanitario
Con il dilagare dal febbraio 2020 della pandemia tutte le attività hanno avuto un rallentamento e tutti gli sforzi anche del Comitato sono stati rivolti al COVID19, come ben descritto nel sito www.comitatoamicidelsanpaolo.it., dove si vede quanti enti e privati individuarono il nostro Comitato per le loro donazioni a favore dell’Ospedale e dei bisognosi.
A settembre 2020 è stato rinnovato il Consiglio regionale e in ottobre 2021 il Consiglio comunale di Savona.
Nel contempo il quadro nazionale del Servizio sanitario è profondamente cambiato in peggio con il pensionamento o le dimissioni del personale medico senza la possibilità della sostituzione a causa del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina attivato nel 2000 e del contingentamento del numero degli specializzati. Viene anche rilevata una carenza di personale infermieristico e una preoccupante mancanza di vocazioni per la difficile e mal remunerata professione sanitaria.
In questa più difficile situazione è in corso l’istruttoria per il nuovo piano sociosanitario ancora nel rispetto del Decreto Balduzzi e del recente PNRR sanità.
Il San Paolo rischia di essere nuovamente depotenziato.
Criticita’ del San Paolo
Nuove criticità sono emerse o si sono accentuate con il rischio che vengano cristallizzate nel nuovo istruendo Piano sociosanitario regionale:
- Con il passaggio della pediatria al Gaslini con il conseguente rischio di chiusura del Pronto Soccorso pediatrico, grave sarebbe il danno per le famiglie e per i bimbi sballottati o nel Pronto Soccorso generale o al Gaslini. Chiunque di normale intelligenza comprende la gravità della distruzione di vent’anni di lavoro del Primario Amnon Cohen e dei suoi collaboratori riportando l’assistenza dei bimbi savonesi a vent’anni fa.
- Punto nascite al San Paolo: la diminuzione di attrattività della presente unica struttura provinciale per la mancanza del parto indolore sta originando una diminuzione di accessi. La pressione politica del Santa Corona per riavere il loro punto nascita, se accolta, porterebbe alla chiusura di Savona che banalmente ha più popolazione femminile degli altri due distretti ed è sede del capoluogo di provincia! Nel mese di novembre c’è stata la forte presa di posizione dei comuni sotto lo stimolo del sindaco di Savona Marco Russo, la manifestazione pubblica in piazza Pertini del 19 novembre ’22, il successo della raccolta firme sia cartacea sia su change.org attivata dal consigliere regionale Roberto Arboscello e sostenuta bipartisan da tutti. Le successive rassicurazioni della Regione non ci tranquillizzano per nulla in quanto rimandano al Ministero della sanità la decisione di concedere più di una deroga per la provincia di Savona.
Fra le altre criticità peggiorate citiamo in modo essenziale:
blocco delle attività chirurgiche ad esclusione delle oncologiche (liste di attesa interminabili, mancanza disponibilità di sale, anestesisti, personale e posti letto)
diagnostica gastroenterologica (liste di attesa interminabili)
diagnostica pneumologica (liste di attesa interminabili)
diagnostica radiologica (liste di attesa interminabili)
day surgery: bloccata dall’inizio del COVID19
chirurgia vascolare nelle 24 ore mai standardizzata tranne rare eccezioni
rinnovo degli strumenti obsoleti come in urologia il robot Da Vinci (era stato il primo robot chirurgico in Liguria fino a poco fa) e in cardiologia l’angiografo cardiologico vecchio di 22 anni, i mammografi etc.
trasmissione immagini radiologiche fra un ospedale e l’altro per i casi gravi che richiedono consulenze immediate e complesse (incredibile in oggi quando le immagini fotografiche passano da un telefonino all’altro in un attimo)
elisuperficie a norma
viabilità di cui si parla da anni
Le attività edili promesse (a parte il nuovo piano di Neurologia e i lavori in Anatomia patologica) rimangono in sospeso compreso il nuovo Pronto Soccorso e il passaggio coperto dal Pronto Soccorso al padiglione Astengo.
Il padiglione Vigiola, costruito per volontà della famiglia Vigiola proprio per le malattie infettive, ora è adibito a uffici e sale per riunioni. Dovrebbe tornare alla sua primitiva destinazione, per liberare il monoblocco da futuri probabili rischi epidemici, che ne hanno compromesso nel periodo COVID19 l’uso per la cura delle patologie normali.
Conclusione
Abbiamo un ospedale che potrebbe essere davvero una eccellenza con specialità e gruppi di lavoro di alta qualità.
Eppure la politica genovacentrica cerca di ostacolare e frenare la crescita. Col centro ictus e l’angiografia è stato così per anni.
Gli organi del Comitato
Consiglio direttivo
Presidente: Giampiero Storti
Vicepresidente: Amnon Cohen
Segretario: Giovanni Battista Siccardi
Consiglieri: Paolo Bellotti, Luca Despini, Guglielmo Marchisio, Gabriella Voersio
Soci fondatori
Giampiero Storti, Giuseppe Ratto, Giovanni Battista Siccardi, Guglielmo Marchisio, Luca Despini