News31 gennaio 2023 18:13

Aborto in Liguria, siamo all'oscurantismo

Il consiglio regionale dice no a un concorso per medici non obiettori per garantire alle donne il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza: bocciato l'ordine del giorno

Aborto in Liguria, siamo all'oscurantismo

Con 17 voti contrari il consiglio regionale boccia l’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico, primo firmatario il capogruppo Luca Garibaldi, sull’indizione di un concorso per medici non obiettori, per garantire un diritto delle donne e la piena applicazione della legge 194.

“Oggi in Liguria su 123 medici che operano nelle strutture preposte, solamente 59 sono medici non obiettori che effettuano interruzioni volontarie di gravidanza: meno del 50%.

Di fronte a questi numeri l’esercizio del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nei fatti non risulta libero e accessibile pienamente.

Ma per la maggioranza in consiglio regionale il problema non sussiste anzi, si accampano scuse tecniche per nascondere quelle che sono mere scelte politiche.

Non è infatti giustificabile un 'no' con la scusa che le Regioni non possono disciplinare la materia concorsuale con obiettivi specifici o che non è consentito indicare la condizione di medico non obiettore per la partecipazione a un concorso, perché lesivo di un diritto costituzionalmente garantito.

Altre Regioni, come Lazio, Molise e Abruzzo lo hanno fatto, dimostrando che è possibile. Ma in Liguria la giunta non ha alcuna intenzione di mettere in campo iniziative per garantire quello che è un diritto delle donne che spesso invece, sono oggetto di un clima sempre più preoccupante di stigmatizzazione, che tende a colpevolizzarle e nei fatti rendere sempre più difficile il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza”.

Così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi primo firmatario dell’ordine del giorno.

comunicato stampa

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