"Prima viene la salute e la sicurezza dei lavoratori e poi il resto.
Fermare i mezzi se non sono a norma è la sacrosanta richiesta che le Organizzazioni Sindacali, la Rsu e i lavoratori chiedono con forza all’azienda da diverso tempo insieme alle richieste di potenziamento di tutti i temi legati alla salute e sicurezza in azienda" dichiarano in una nota la Cgil e la Filt Cgil Savona.
"Lo diciamo da tempo, troppo, in Tpl come nel resto della Provincia di Savona.
Ora il vaso è colmo. Continuiamo ad essere fortemente preoccupati dalla situazione in Provincia di Savona perché non vediamo nessuna azione concreta da parte degli Enti preposti alle ispezioni, ai controlli e alla prevenzione sul potenziamento degli organici, ne discutiamo e lo denunciamo da almeno una decina di anni, e ogni volta le risposte non arrivano.
E’ necessario che le Istituzioni Locali insieme alle Organizzazioni Sindacali pretendano dal Governo e dalla Regione più investimenti in personale.
Il resto sono solo parole buttate all’aria. Così come stridono le dichiarazioni del Presidente della Regione Liguria rispetto all’importanza di investire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ma poi in concreto si sta facendo l’opposto – in Asl 2 manca il medico specialista della medicina del lavoro da oltre 8 mesi e sul trasporto pubblico locale dove le risorse regionali verso la Provincia di Savona sono ridotte all’osso in termini di rimborsi chilometrici.
La Liguria continua ad essere la Regione con il tasso più alto di denunce di malattie professionali, di infortuni e purtroppo di morti. Non è più accettabile" concludono dalla Cgil.