Cultura28 aprile 2023 15:57

Una boccata d’Arte

Per la Liguria il borgo selezionato quest'anno è Castelvecchio di Rocca Barbena, che ospiterà un intervento d’arte contemporanea di Leonardo Meoni

Una boccata d’Arte

Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con la storia e le tradizioni del luogo e di chi lo abita.

Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi.

Nell’ambito della quarta edizione di Una Boccata d’Arte, per la Liguria sarà il borgo di Castelvecchio di Rocca Barbena (SV) a ospitare un intervento d’arte contemporanea realizzato dall’artista Leonardo Meoni (Firenze, 1994), coordinato da Andrea Daffra. 

Con soli 140 abitanti, Castelvecchio di Rocca Barbena è un borgo di fondazione medievale con un piccolo centro simile a un fiore di pietra sbocciato nell’alta Val Neva. Qui, su invito dei promotori dell’iniziativa, Leonardo Meoni trascorrerà un periodo di residenza entrando in relazione con la storia del borgo e con i suoi abitanti. Convogliando le peculiarità del luogo e la propria ricerca personale, l’artista restituirà alla comunità un intervento inedito prodotto in relazione al territorio e all’esperienza vissuta, visibile per l’intera estate.

Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto le caratteristiche del territorio, la storia e le tradizioni locali attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e creare una stretta connessione tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali, che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale.

“È un momento molto intenso, di grande fermento, per Fondazione Elpis: in questi mesi sta prendendo avvio la quarta edizione di Una Boccata d’Arte e dallo scorso autunno abbiamo inaugurato la nostra sede a Milano” spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Un passo importante nato dalla volontà di creare un punto di riferimento stabile e di collegamento fra tutti i luoghi, gli artisti, le persone che abbiamo incontrato in questi anni. Una preziosa rete, umana e professionale, che vogliamo continuare ad alimentare attraverso processi di scambio e di condivisione in Italia e all’estero, a partire dalla straordinaria esperienza di Una Boccata d’Arte, insieme ai progetti di mostre e residenze che promuoviamo. Sarà sicuramente emozionante scoprire l’edizione di quest’anno, le opere e le connessioni sul territorio da cui sono scaturite e farsi sorprendere da nuovi luoghi. Un ringraziamento particolare va ai sindaci e alle amministrazioni locali che in alcuni casi si candidano spontaneamente per partecipare a Una Boccata d’Arte e valorizzare il proprio territorio attraverso lo sguardo inedito degli artisti”.

“Fin dalla prima edizione, la ricerca e la selezione degli artisti partecipanti è stata guidata dal desiderio di fornire una preziosa occasione di espressione principalmente a giovani artisti, sicuri che fossero capaci di centrare uno dei grandi obbiettivi di Una Boccata d’Arte: diffondere arte con alta qualità di ricerca in quei borghi - perle del nostro paesaggio - spesso lontani dai circuiti di mostre d’arte contemporanea”, racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua. “Poniamo quindi sempre grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone. É così che, già alla quarta edizione, Una Boccata d’Arte è diventata un atteso appuntamento annuale per l’arte contemporanea in tutto il Paese, e siamo entusiasti di continuare a collaborare per questo progetto”.

“Anche quest’anno siamo felici di prendere parte a Una Boccata d’Arte, progetto con il quale, sin dalla prima edizione, condividiamo visioni e metodologie” spiega il team curatoriale Threes. “Il campo d’indagine dei progetti da noi curati mette in relazione la componente sonora con il tema dell’ecologia, nel confronto con il territorio di ciascun borgo. Svilupperemo tre interventi site specific in Lombardia a Gardone Riviera (BS), in Piemonte a Vermogno - frazione di Zubiena (BI) e in Valle d’Aosta a Fénis (AO), coinvolgendo artisti che integrano una forte componente sonora all’interno della propria pratica. Rispettivamente: Jacopo Benassi, artista affermato e da sempre punto di riferimento della cultura underground, è anche conosciuto per le sue performance di estrema intensità; Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, insieme come Invernomuto, portano avanti una ricerca visiva e sonora fortemente sperimentale sia come singoli individui che come duo; Stefanie Egedy, artista nata a San Paolo, Brasile, vive a Berlino, esplora l’interazione tra corpo, basse frequenze e subwoofer”.

Una Boccata d’Arte è il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per dare un segnale di incoraggiamento alle comunità locali e creare allo stesso tempo opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati. Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio regionale, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari. 

L’iniziativa alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno più ampia: a oggi sono stati coinvolti 80 comuni e 80 artisti, insieme a sponsor tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo rendono possibile la realizzazione degli interventi. A ogni edizione di Una Boccata d’Arte sempre più borghi si candidano per partecipare al progetto e negli ultimi tre anni, grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ben venti installazioni sono diventate permanenti. 

 

Costituita nel 2020 da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista, Fondazione Elpis ha al centro della sua mission il supporto ai giovani artisti. La Fondazione persegue i suoi scopi attraverso la realizzazione di mostre, residenze, attività educative e progetti diffusi su tutto il territorio nazionale. Con l’obiettivo di coinvolgere diverse fasce di pubblico ed esplorare aree geografiche al di fuori dei circuiti tradizionali dell’arte, Fondazione Elpis unisce mondi solo apparentemente distanti intercettando l’evolversi dei linguaggi espressivi. La decisione di aprire una nuova sede a Milano – a ottobre 2022 – nasce dai progetti e dalle collaborazioni attivate negli ultimi anni su scala nazionale. La Fondazione ha così consolidato attorno a sé una rete sempre più ampia mettendo in atto nuovi modelli di partecipazione e fruizione culturale. 

 

Galleria Continua è una galleria d’arte contemporanea fondata nel 1990 su iniziativa di tre amici: Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo. Trova sede negli spazi di un ex cinema nel borgo, ricco di storia, di San Gimignano, e ad oggi conta otto sedi in tutto il mondo. É la prima galleria straniera con un programma internazionale ad aprire a Pechino, in Cina nel 2004, e nel 2007 a Les Moulins, nella campagna parigina. Nel 2015 apre uno spazio a L’Avana, Cuba, dedicato a progetti culturali volti a superare ogni frontiera. Nel 2020, anno in cui ricorrono i trent’anni di attività, inaugura una nuova sede espositiva a Roma con un calendario di attività didattiche e residenze d’artista, e uno spazio a São Paulo, Brasile, all’interno dello stadio Pacaembu. Nel 2021, apre una nuova galleria a Parigi, nel cuore del Marais, e nello stesso anno, uno spazio espositivo all’interno del più iconico hotel del mondo, il Burj Al Arab Jumeirah di Dubai. 

 

Threes è un team curatoriale e agenzia creativa con base a Milano, che concentra la propria pratica su progetti che intersecano suono, arte e paesaggio. Il progetto principale di Threes è Terraforma, festival internazionale che, dal 2014, si svolge nel parco di Villa Arconati sviluppando un programma di sperimentazione musicale con un’attenzione alla sostenibilità ambientale. Fin dalla prima edizione di Una Boccata d’Arte, Threes seleziona gli artisti e cura la realizzazione dei progetti in tre regioni; per l’edizione 2023 in Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia.

 

 

Castelvecchio di Rocca Barbena (SV), Liguria

Castelvecchio di Rocca Barbena, di soli 140 abitanti, è uno dei ‘Borghi più Belli d’Italia’. Di fondazione medievale e con il suo nome da fiaba, il piccolo centro assomiglia a un fiore di pietra sbocciato nell’alta Val Neva, composto da un imponente castello e dal nugolo di case cresciute ai suoi piedi. Costruito nel XII secolo, il castello ha rivestito un’importante funzione strategica ed è stato gravemente danneggiato nel 1672 nello scontro tra Genova e i Savoia, cui prese parte il mercenario Sebastiano Contrario, da cui il detto “essere un Bastian Contrario”. Il borgo è caratterizzato da antiche case in pietra con i portali in tufo, caratterizzate da motivi alpino-provenzali sulle cornici delle finestre, i forni, i tetti a terrazza e i sottotetti ad arco in cui si essiccavano castagne, fichi, mele e funghi. Castelvecchio è una meta molto apprezzata per la sua architettura, la prossimità al mare e i sentieri immersi in un paesaggio unico. Tra questi il Sentiero della poesia, l’antica via del Roso o il Sentiero di Ilaria, oltre al sistema naturalistico del Poggio Grande e della Rocca Barbena, con l’Alta Via dei monti liguri e la grotta Arma Veirana dove sono state ritrovate sepolture paleolitiche. Immancabile la cucina locale, con i raviolini di borragine, il coniglio allo steccadò e le frittelle di mele. Meritano una visita la collezione di ceramiche di Albissola di Ca’ del Borgo e, in estate, il FestivAlContrario che organizza concerti, spettacoli e passeggiate per valorizzare i borghi della Val Neva. 

Leonardo Meoni (Firenze, 1994)

Leonardo Meoni vive e lavora tra Firenze e New York. Si è formato all'Istituto d'Arte di Siena, all'Accademia di Belle Arti di Firenze e all'Accademia di Belle Arti di Brera. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui: Place Holder, Amanita, New York (USA, 2022); Ars Memoriae, Palazzo Branciforte, Palermo (IT, 2022); Break-in. Temporal displacement, The Address gallery, Brescia (IT, 2022); Cancellare Senza Permesso, Spazio Amanita, Firenze (IT, 2021); Outside of Inside of Outside, Safavi House, Isfahan (IR, 2021); Sentences, Museo Novecento, Firenze (IT, 2018).

 

Leonardo Meoni, The skin, 2021, tecnica mista su velluto - 180 x 180 cm. Courtesy of Amanita, Ph. Stefano Casati

 

 

Il progetto di Leonardo Meoni a Castelvecchio di Rocca Barbena è coordinato da Andrea Daffra.

 

comunicato stampa

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