Con questo ricordo di Mariuccia Fava, la partigiana Asta, vogliamo esprimere la nostra stima, il nostro affetto e la nostra gratitudine:(*)
► alla studentessa di un’epoca lontana che partecipava con liceali, universitari e giovani di estrazione operaia a discussioni politiche che si facevano sempre più critiche nei confronti del Regime, fino a diventare apertamente antifasciste; una ragazza che sentiva un bisogno istintivo di giustizia, che credeva nella possibilità di contribuire alla nascita di una società fondata sull’uguaglianza e sulla libertà per tutti;
► alla giovane antifascista che, dopo l’8 settembre, scelse con coraggio di iniziare con i suoi compagni del Fronte della Gioventù l’attività di propaganda e di supporto alla Resistenza armata; un’esperienza che, come ebbe più volte a dire, fu importante per la sua crescita umana e per la sua formazione politica;
► alla resistente che, nella primavera del 1944, contribuì alla nascita dei Gruppi di difesa della donna, organizzati per iniziativa della componente femminile del Partito Comunista; un’esperienza sempre più pericolosa, che la vide continuare la sua lotta antifascista a fianco di molte donne savonesi le quali per questa loro attività vennero trucidate, come Clelia Corradini, Paola Garelli, Franca Lanzone;
► alla partigiana combattente Asta che compì una scelta esistenziale e politica in autonomia, lei che, come tutti quelli della sua generazione, era nata e cresciuta in una dittatura totalitaria, aveva vissuto in una società dove la subalternità femminile era considerata naturale e la cultura patriarcale dominante in tutti gli ambienti e in tutte le classi sociali. Ma Asta aveva maturato la consapevolezza dei diritti della donna ed era decisa ad affermarli anche durante la lotta resistenziale, rivendicando, fin dal suo arrivo nella base partigiana che le era stata destinata, il ruolo di combattente al pari dei compagni maschi;
► alla donna che abbiamo conosciuto in questi anni, partecipe della vita e di tutte le attività dell’A.N.P.I., l’Associazione in cui da sempre si riconosceva; orgogliosa della sua scelta partigiana e disponibile a parlarne nelle scuole con gli studenti e nelle interviste, testimoniando con le sue parole, con la sua storia come la lotta per una società di uguaglianza e di libertà fosse inscindibile da quella per la conquista dell’emancipazione femminile;
► alla donna anticonformista che ha affermato e difeso per tutta la vita, in tempi e luoghi non sempre favorevoli, i valori individuali, sociali e politici che l’hanno accompagnata fin dalla prima giovinezza, lasciando a quante e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla un’eredità importante: la sua testimonianza di una vita vissuta con consapevolezza di sé, con grande forza di carattere, con coraggio e con coerenza.
Il Coordinamento donne Anpi di Savona
(*) dalla pubblicazione redatta in ricordo di Mariuccia Fava "ASTA" e che sarà consegnata a tutti i partecipanti all'evento.