News10 aprile 2024 11:38

Terra a perdere

Una storia di lotta e resistenza: la Sardegna contro le basi militari e i danni che causano al territorio. Un'occasione di confronto in un memonto in cui anche la cittadinanza della provincia savonese sta lottando per la difesa del proprio territorio e dei suoi beni naturali. Appuntamento giovedì 11 aprile alle 21 al Nuovofilmstudio con gli autori Fabio Palli, Chiara Pracchi, Simona Tarzia

Terra a perdere

Terra a perdere

di Fabio Palli, Chiara Pracchi, Simona Tarzia Italia 2023, 59’

Alla presenza degli autori, giuovedì 11 aprile al Nuovofilmstudio di Savona.

Ci sono storie che vanno raccontate perché a volte la verità giudiziaria è un finale che lascia l’amaro in bocca. La Sardegna è terra di mare, di paesaggi mozzafiato e di basi militari. Meno conosciuti delle bianchissime spiagge che ci strizzano l’occhio dai volantini pubblicitari, i poligoni avvelenano la terra e la vita dell'Isola.

Nati negli anni '50 come tributo di guerra, hanno ospitato ogni anno le esercitazioni di tutte le forze armate occidentali, hanno preparato guerre, inquinato con il torio radioattivo dei missili Milan, funzionato da discariche per il munizionamento obsoleto della Seconda guerra mondiale e da laboratorio per la sperimentazione di nuovi armamenti. Secondo alcuni documenti parlamentari, sarebbero almeno 168 le persone che vivevano nei pressi delle basi e che sono morte a causa di rari tumori emolinfatici. 

Terra a perdere è un documentario che, partendo dal processo che si è concluso nel 2021 con l'assoluzione dei generali che si sono susseguiti al comando del Poligono di Quirra tra il 2002 e il 2010, dà voce a quanti ne subiscono gli effetti o cercano di opporsi alle servitù militari, immaginando per la Sardegna un altro sviluppo. Realizzato a sei mani nel corso di due anni dalle giornaliste Chiara Pracchi e Simona Tarzia, insieme al videoreporter Fabio Palli, il reportage non si è fermato neanche quando si è scontrato con il potere della lobby militare e i testimoni sono stati chiamati in caserma e diffidati dal parlare con i giornalisti.

Perché nell’isola delle vacanze e del mare il dissenso è criminalizzato e i sardi repressi dalla macchina della guerra che fa del loro territorio un campo di battaglia in tempo di pace. Terra a Perdere si inserisce in questo contesto, offrendo una prospettiva unica e rivelatoria su una realtà spesso trascurata e mettendo in luce la fatica di coloro che, nella Sardegna di oggi, cercano di alzare la voce contro le servitù militari, chiedendo trasparenza sulle attività che si verificano all’interno delle basi.

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