News08 luglio 2024 11:36

Plauto e Shakespeare al festival di Borgio Verezzi

L'Anfitrione e l'Otello: due capolavori declinati all’insegna del travestimento e dell’inganno tra commedia e dramma

foto: A. Botticelli

foto: A. Botticelli


Martedì 9 - mercoledì 10 luglio – Prima Nazionale

ANFITRIONE

di Plauto

regia Emilio Solfrizzi.

con Emilio Solfrizzi, Simone Colombari, Rosario Coppolino, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Beatrice Coppolino.

Scene Fabiana Di Marco. Produzione Compagnia Molière

Anfitrione è una delle commedie più celebri di Plauto. La trama ruota attorno a un soldato di nome Anfitrione e al suo servo Sosia, che tornano a casa dopo una lunga campagna militare. Tuttavia Giove, affascinato dalla bella moglie di Anfitrione, Alcmena, decide di assumere l’aspetto del marito per conquistarla. Nel frattempo il vero Anfitrione ignaro, si scontra con Sosia e si sviluppano una serie di equivoci, situazioni buffe e colpi di scena. Inganni che creano una girandola di situazioni esilaranti in cui i personaggi si confondono sulla vera identità di chi hanno di fronte offrendo al pubblico uno spettacolo spassoso e leggero. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità. Insomma, un Plauto modernissimo: quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno? Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale, quella dei social.

Sabato 13 - domenica 14 luglio – Prima Nazionale

OTELLO

di W. Shakespeare / traduzione e adattamento Francesco Niccolini

regia Emanuele Gamba

con Giuseppe Cederna nel ruolo di Jago e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Lucia Socci, Lorenzo Carmagnini, Riccardo Naldini, Elisa Proietti.

Costumi Susanna Fabbrini. Luci Samuele Batistoni. Produzione Arca Azzurra. Mic, Regione Toscana, Comune S. Casciano Val di Pesa.

La tragica storia d’amore di Desdemona e Otello, ingannati dall’ingegno maligno di Jago, commuove il pubblico da secoli, attraversando epoche e stili. Nal 1967 Pier Paolo Pasolini girò un meraviglioso cortometraggio intitolato “Che cosa sono le nuvole”, con Totò ne ruolo del perfido Jago e Ninetto Davoli in quello dell’ingenuo Otello, trasformati in marionette parlanti tra le mani del ‘monnezzaro’ Domenico Modugno. L’allestimento di Arca Azzurra si ispira in parte a quell’atmosfera, e rivive all’interno di una compagnia consumata dai palcoscenici e dal tempo, che sulla scena sembra inseguire fantasmi. Giuseppe Cederna è un nuovo monnezzaro, che ricorda il portiere di Macbeth e, da custode dell’inferno, veste i panni del demoniaco Iago: sotto gli occhi degli spettatori si svela un meccanismo teatrale comico e grottesco, feroce e cattivo.

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