News29 novembre 2024 14:48

Sciopero generale

Questa mattina una grande manifestazione regionale a Genova con migliaia di persone. Da Savona partiti in centinaia con pullman, treni e auto a dimostrazione di quanto il territorio savonese sia in difficoltà, con crisi industriali non risolte e nuovi comparti in difficoltà come vetro e automotive

Sciopero generale

L’Italia si è fermata otto ore per la protesta di Cgil e Uil contro la manovra del governo. Sciopero in tutti i settori, per l’intero turno di lavoro, con l’obiettivo di cambiare la manovra economica del governo Meloni.

"Così non può continuare, bisogna dare un segnale forte" dichiara Andrea Pasa, segretario della Cgil savonese. "Per questo siamo in piazza in tutta Italia e in Liguria con la grande manifestazione di Genova che raccoglie migliaia di lavoratori, lavoratrici e pensionati".

"Sono molte e articolate le ragioni dello sciopero che stanno dentro il macrotema della manovra, ma ribadiamo anche il potere di proposta per riportare il lavoro al centro e costruire un Paese che sia davvero a misura di lavoratrici, lavoratori, pensionati e giovani".

DAL GOVERNO SETTE ANNI DI AUSTERITÀ

"Si rischia la perdita del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati causata da un’inflazione da profitti; la crescita della precarietà, del lavoro nero e sommerso; un ulteriore indebolimento del welfare pubblico, tagli a sanità, istruzione, trasporto pubblico, enti locali. E poi nessuna risposta all’emergenza abitativa, nessun incremento delle risorse destinate a disabilità e non autosufficienza".

RISORSE IRRISORIE PER I CONTRATTI

Quindi c’è il nodo dei contratti nazionali. "I rinnovi nel pubblico impiego coprono appena un terzo dell’inflazione. Il taglio del cuneo fiscale – con perdite per molti lavoratori – in realtà viene pagato dagli stessi con il maggiore gettito Irpef. Una ferma critica va poi alle politiche fiscali. Queste riducono la progressività, attraverso condoni e concordati favoriscono gli evasori. Non viene neanche ipotizzato qualsiasi intervento sugli extraprofitti".

COLPITA ANCORA LA PREVIDENZA

"In tema di pensioni, si evidenza perfino un peggioramento della legge Monti-Fornero che si applicherà al 99,9% dei lavoratori. La rivalutazione degli assegni previdenziali è largamente insufficiente, con la beffa di un aumento di soli tre euro al mese per le minime. Il governo, inoltre, dimostra la totale assenza di una politica industriale degna di questo nome".

 

PRENDERE I SOLDI DOVE SONO

“Bisogna andare a prendere i soldi dove sono: extraprofitti, profitti, rendite, grandi ricchezze, evasione fiscale e contributiva. È sempre più urgente prevedere un finanziamento straordinario per sanità, servizi sociali ed educativi pubblici, non autosufficienza, istruzione, ricerca. Urge una misura universale a contrasto della povertà, compresa la povertà educativa".

 

RINNOVARE I CCNL, RIVALUTARE LE PENSIONI

"Sui contratti bisogna fare molto, molto di più. Cioè rinnovare subito tutti i ccnl pubblici e privati “per aumentare il potere d’acquisto, con detassazione degli aumenti”. Serve una piena rivalutazione delle pensioni, occorre rafforzare ed estendere la quattordicesima. In generale, è necessaria una riforma del sistema previdenziale che superi la già citata Monti-Fornero".

 

UNA VERA POLITICA INDUSTRIALE

"Nella manifattura e nei servizi sono urgenti investimenti che sappiano difendere l’occupazione – anche col blocco dei licenziamenti -, insieme alla creazione di nuovo lavoro per costruire un modello di sviluppo sostenibile. Fondamentale, infine, la tutela di salute e sicurezza e il contrasto alla precarietà, cambiando le leggi sul lavoro. Senza mezzi termini: il ddl sicurezza va ritirato, bisogna tornare a rispettare la Costituzione".

"Per tutti questi motivi abbiamo scioperato e siamo scesi in piazza , con manifestazioni territoriali in tutte le regioni, da Nord a Sud, nessuna esclusa.  Un messaggio forte che sarà impossibile ignorare" conclude Pasa.

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