News31 maggio 2025 18:01

Torna a suonare il grande organo del Settecento di Mioglia

Manuela Matis al violino e Donato Giupponi all’organo proporranno, domenica 1 giugno alle 21, un recital dal titolo ironico e programmatico: “Oh per Bach! Le 4 stagioni di Vivaldi…”

Torna a suonare il grande organo del Settecento di Mioglia

 

Torna a vivere e risuonare il magnifico organo del XVIII secolo, di recente restaurato, della parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo di Mioglia. Il Comune, insieme alla Pro Loco e all’associazione Allegro con Moto, organizza una serata musicale straordinaria nell’ambito di “Mioglia incontra e racconta”. 

Manuela Matis al violino e Donato Giupponi all’organo proporranno, domenica 1 giugno alle 21, un recital dal titolo ironico e programmatico: “Oh per Bach! Le 4 stagioni di Vivaldi…”

In programma le “Quattro stagioni” del grande compositore veneziano e pagine del grande Johann Sebastian Bach (1685-1750), il padre della musica barocca, compresa la celeberrima “Aria sulla quarta corda”.

Gli artisti.

Manuela Matis, è docente di Musica da Camera al Conservatorio di Verona. Diplomatasi in violino e in viola, si è perfezionata con Maja Iocanovich e Reiner Schmidt, per poi conseguire il Diploma di Musica da Camera all’Accademia di S. Cecilia a Roma, borsa di studio e Diploma di Merito alla prestigiosa Accademia Chigiana di Siena. L’approfondimento del repertorio l’ha portata a misurarsi con alcuni “corpus” di opere particolarmente significative: tutti i quartetti per pianoforte e archi, i quintetti e i sestetti di J.Brahms, l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di L. van Beethoven, le Suites BWV 1007 – 1012 di J.S.Bach per viola sola e attualmente il percorso si sta completando con le Sonate e Partite per violino solo, per violino e cembalo, viola e cembalo. Nel 2014 ha ideato il programma “Dalla spirale di Escher alla Sala degli Specchi”, con musiche per violino solo e proiezione di immagini e recentemente ha ideato il programma dal titolo “La Viola, …questa sconosciuta”. Ha suonato per importanti associazioni concertistiche e in prestigiose sale: Amici della Musica di Perugia (“Sala dei Notari” a Perugia, Teatri di Bevagna e di Todi), Accademia Filarmonica di Bologna in “Sala Mozart”, Amici della Musica di Campobasso, Teatro Agorà di Roma, “Havellaendische Musikfestspiele” (Germania), Festival “Grieg in Bergen” (Norvegia) ecc. Ha tenuto concerti in quartetto con Bruno Canino e Pier Narciso Masi, in duo con Cristiano Burato, Patrick Dheur, Dorota Dobosc, Filippo Faes e Marco Vincenzi, e come solista con orchestra sia col violino che con la viola. Ha tenuto masterclass e concerti per Università e Conservatori superiori in Spagna, Portogallo, Turchia, Romania, Finlandia, Bulgaria ed Estonia.

Donato Giupponi è diplomato in pianoforte, musica corale e direzione di coro, organo e composizione organistica. Svolge intensa attività concertistica in Italia e all’estero. 

Si dedica anche alla direzione di coro, promuovendo progettualità didattiche, culturali ed inclusive – come il gruppo corale Vokal-Total. Da oltre trent’anni è docente nei ruoli dello Stato; è titolare di cattedra presso il Liceo “Paolina Secco Suardo” di Bergamo dove attualmente insegna Teoria-analisi e composizione ed Esecuzione e interpretazione (organo).

L’evento è inserito nella decima edizione di “Momenti di narrazione e musica” che mira alla valorizzazione e rilancio di luoghi significativi di socializzazione nella provincia di Savona a cura dell’associazione Allegro con Moto di Savona.

L’organo

Il prezioso strumento costruito nel 1778 da Francesco Nicola Bellosio è stato  rimodernato nel 1910 da Gerolamo Mordeglia. Il complesso recupero è stato preceduto ed accompagnato da un attento studio dei manufatti e da una accurata ricerca d’archivio che, innanzitutto, ha permesso di stabilire la paternità dello strumento e successivamente la retrodatazione della cassa e della cantora di circa un secolo rispetto a quanto si presumeva nella fase preliminare di analisi. 

L’esito dell’intervento si manifesta ora con il ritrovamento di una sonorità particolarmente raffinata, accompagnata da una varietà timbrica di tutto rispetto che consente l’esecuzione di un ampio repertorio organistico: la cassa e la cantoria, rimesse sapientemente in sicurezza e finalmente liberate dalle tonalità terrose che annullavano la plasticità e la ricchezza di intaglio tipiche del Barocco maturo, sono tornate ad essere un tutt’uno con lo strumento esaltandolo in pienezza, grazie alla ritrovata vivacità delle cromie originali.

com