Tra le attività che le associazioni del Consorzio Officine Solimano organizzano per l’estate 2025 in collaborazione con il Comune di Savona e Coop Liguria tornano, dal 18 luglio al 1° agosto, i tre appuntamenti per la rassegna “Teatro sul prato” destinati a grandi e piccini.
Tre spettacoli che attraversano temi e linguaggi: si apre con un cult dei Cattivi Maestri “Barbablù”, con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta, regia di Antonio Tancredi, in cui dalla terra (la scenografia è fatta di legno, tronchi e lana, solo elementi naturali) emerge una storia atavica, una storia che parla di violenza di genere ai bambini ma come lo sanno fare le fiabe della tradizione, con distacco e profondità al tempo stesso. Il secondo appuntamento è la storia di Cuordiferro, narrata con i burattini da Colletivo Clochart, una compagnia trentina capace di divertire ed ammaliare il pubblico con il suo stile ironico e coinvolgente. Infine, l’ultimo appuntamento è con Simona Gambaro, Meraki Teatro, e il suo “Storia d’amore e alberi” liberamente ispirato al Romanzo di Jean Giono, “L’uomo che piantava gli alberi”, un piccolo libro del 1980 diventato nel tempo un racconto simbolo per la difesa della natura e l’impegno civile, un messaggio d’amore per l’albero e il suo valore universale.
Gli appuntamenti si svolgeranno in Bastione San Paolo (entrando nella fortezza dalla rampa principale bisogna andare a destra, verso i giochi dei bambini), il pubblico potrà sedersi su un telo direttamente sul prato (consigliamo di portarlo) e dopo, grazie al Nuovo Bar Concept/Unto, gli spettatori di Teatro sul Prato avranno uno sconto su SP_untino e bevanda.
Il biglietto è di € 3 con uno speciale sconto per le famiglie numerose: biglietto famiglia € 10.
CALENDARIO
Venerdì 18 luglio, ore 19
Barbablù
Di Cattivi Maestri Teatro
Dalla terra, dai tronchi e dalla lana nasce una storia atavica che parla di sorellanza e fratellanza, di paura e solidarietà, quella di due sorelle che lavorano alla maglia intrecciando fili di lana e storie, la loro e quella di un uomo: Barbablù.
Venerdì 25 luglio, ore 19
Cuordiferro
Di Collettivo Clochard
Cuordiferro è un brigante che terrorizza la città di Roccaverde fino a quando un giorno non viene visto dal piccolo Fragolino, un bambino povero costretto a lavorare. Tra i due nasce un’amicizia sincera a dimostrazione che spesso le apparenze ingannano.
Venerdì 1° agosto, ore 19
Storia d’amore e di alberi
Di Simona Gambaro, Meraki Teatro
molto liberamente ispirato a “L’uomo Che Piantava Gli Alberi” di Jean Giono è il racconto di nuvole perdute, cieli e montagne, circhi, canarini e di un grande uomo, della sua poetica resistenza e della sua ostinata generosità.
Fortezza del Priamar/ Bastione San Paolo
Biglietto singolo: € 3 - Biglietto famiglia: € 10
Si consiglia una coperta sulla quale stendersi sul prato!
In collaborazione con il Comune di Savona, Savona capitale della cultura, Coop Liguria
Il programma in dettaglio:
Venerdì 18 luglio, ore 19
Barbablù
Di Cattivi Maestri Teatro
Dalla fiaba di Charles Perrault.
Testo di Antonio Tancredi, Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta. Regia di Antonio Tancredi. Con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta. Costumi di Francesca Marsella. Allestimento scenico di Francesca Smith e Massimo Ferrando. Musiche originali di Claudia Pisani. Sartoria di Francesca Bombace.
Due sorelle lavorano alla maglia intrecciando fili di lana e storie, la loro e quella di un uomo, Barbablù, che un giorno si presenta alla porta. Sta cercando una donna in moglie.
Se le sorelle rifiutano la proposta di matrimonio fatta da quell’uomo, non così la più piccola, Anna, la più ingenua, la più curiosa. Ma chi è quell’uomo che ogni tanto dà grandi feste e che è alla ricerca di una moglie sempre nuova? E perchè ha quella barba così blu?
La piccola Anna, da quel momento sarà circondata da accortezze e regali. In cambio dovrà rinunciare a fare domande, ad essere curiosa. Potrà fare tutto quello che vuole tranne usare una piccola chiave. Ad Anna spetterà la scelta, ignorare la chiave e la stanza con i misteri che sono custoditi o aprire quella porta per vedere cosa c’è dietro.
La storia di Barbablù inquieta, evoca qualcosa di terribile già nel nome del suo protagonista. Meglio non parlarne, meglio non nominarne neanche il nome perchè potrebbe tornare, dice una delle sorelle. E invece proprio il parlarne, il raccontare di lui, di Anna e delle mogli scomparse può aiutare ad allontanare il suo ritorno.
La storia di Barbablù raccontata da quelle due sorelle che per scelta non diventarono mogli di Barbablù e che sempre per scelta han deciso di non dimenticare e continuare a raccontare per salvare le sorelle e i fratelli da altri Barbablù.
Anche loro, come Anna, decidono di aprire la porta di Barbablù, nonostante possa far paura.
Ma le fiabe lo insegnano bene, la paura è qualcosa che bisogna affrontare per poter crescere e compiersi come persona. E nel farlo, bisogna non abbandonare la curiosità e il vero sentire perchè in gioco è la vita.
Venerdì 25 luglio, ore 19
Cuordiferro
Di Collettivo Clochard. Regia di Michele Comite. Scenografie di Gigi Giovanazzi, Sergio Debertolis. Burattini di Rita Casarina & Anna Ucosich. Costumi Sartoria Clochart.
Cuordiferro è la storia di un brigante che terrorizza gli abitanti della città di Roccaverde. Nessuno riesce a catturarlo nonostante su di lui penda una ricca ricompensa per la cattura. Un giorno il brigante viene visto da Fragolino, un bambino povero che è costretto a lavorare per poter vivere. Per paura di essere scoperto Cuordiferro decide di rapirlo e di farne un suo servo.
Tra loro nasce una grande amicizia, che spingerà il brigante a costituirsi per regalare la taglia al suo giovane amico. Fragolino non vuole abbandonare Courdiferro e decide così di presentarsi in tribunale per difendere il brigante ma la sua difesa non sarà così semplice perché dovrà fare i conti con un giudice molto, ma molto severo.
Un lavoro che si svolge attraverso diverse tecniche teatrali, dal teatro di figura a quello di narrazione, per un risultato di alta poesia performativa.
Venerdì 1° agosto, ore 19
Storia d’amore e di alberi
Di Simona Gambaro, Meraki Teatro
molto liberamente ispirato a “L’uomo Che Piantava Gli Alberi” di Jean Giono.
Di Francesco Niccolini, con Simona Gambaro, regia Francesco Niccolini e Luigi D'Elia, scene Luigi D’Elia e Simona Gambaro, musiche di Bevano Est e Antonio Catalano.
Un piccolo uomo dal passo da pinguino ed elmetto rosso entra in sala, si aggira nello spazio vuoto, senza sapere perché è lì e cosa deve fare. È molto confuso, un po’ indispettito e soprattutto stracarico di oggetti che porta attaccati e dentro a uno zaino più grande di lui, tenuto insieme da legacci e ricordi. Non abbastanza carico, porta con sé pure una vecchia valigia recuperata chissà dove. Ma chi è?
Appena in quello spazio vuoto e buio si sente un po’ meno estraneo, con la sua strana andatura va verso il proscenio. È evidentemente emozionato: si ingarbuglia nei suoi ragionamenti, dialoga un po’ con i bambini e un po’ con un interlocutore immaginario non meglio identificato, eppure – quando parla – sa essere molto tenero, e ti vien voglia di ascoltarlo, tanto sembra indifeso e bisognoso di aiuto.
Finalmente trova il coraggio di confessare le sue disavventure e come un fiume in piena racconta, racconta… racconta di nuvole perdute, cieli e montagne, circhi, canarini, leoni e clown, ma soprattutto di un grande uomo, piccolo giardiniere di Dio, della sua poetica resistenza e della sua ostinata generosità: racconta di un uomo che piantava gli alberi. E dopo di lui, di una donna che indossava delle scarpe rosse molto belle ma troppo, troppo, troppo strette…
STORIA D’AMORE E ALBERI è liberamente ispirata al Romanzo di Jean Giono, L’UOMO CHE
PIANTAVA GLI ALBERI, un piccolo libro del 1980 diventato nel tempo un racconto simbolo per la difesa della natura e l’impegno civile, un messaggio d’amore per l’albero e il suo valore universale.
Il romanzo racconta del solitario pastore Elzeard Bouffier che per amore comincia a piantare
querce in una terra desolata e aspra e attraverso questa ostinata pratica quotidiana torna a essere felice. Lentamente e meravigliosamente il mondo intorno a lui cambia come in una lenta e silenziosa rivoluzione.