News26 luglio 2025 13:14

Canto libero

A Pozzo Garitta la mostra personale di Mariella Tissone

Canto libero

Mariella Tissone nasce a Vado Ligure (SV) il 21/9/1954 e vive attualmente con la famiglia a Savona. Dopo una vita lavorativa in banca un esodo anticipato le consente di dedicarsi appieno alle sue passioni per il teatro e la pittura.

Il suo motto diventa “Una vita a colori fino all’ultimo minuto” e di colore e materia sono intrise le sue opere che spaziano tra “l’informale” e il “raffigurativo informale” e per le quali sperimenta continuamente nuove tecniche

Dal 2015 partecipa a numerose mostre collettive in Italia e all’estero tra cui Artegenova 2017/18/19/20/22, ArtePadova 2021, Museo Casa di Dante a Firenze, Pietrasanta, Galleria Milanese Brera , Palazzo Ducale di Massa, , ArteForli’2019 20 /2021 ,Galleria Wikiarte a Bologna, Rocca Flea Gualdo Tadino , Galleria Gerardes Silva ad Oporto (Portogallo), Venice Art Gallery, Roma Art Gallery, Mostra Artes a Torino, Maco Museum a Veroli, Arte Parma  e ArtePavia 2021 ,esposizione permanente presso la Galleria di Marcella Curcio a Noli(Sv)

 A ottobre 2018 una sua opera è stata esposta al Carousel du Louvre a Parigi

Tra le personali Galleria Medina a Roma, Cavallino Tre Porti (VE) , Savona, Celle,Varazze, Galleria Artender ad Alassio e nel 2025 Pozzo Garitta ad Albissola Marina.Per il suo lavoro è stata inserita nell’Enciclopedia di Arte Contemporanea De Agostini 2019, nel C.A.M 2021/ 2022 e in numerose riviste di settore.

La sua arte viene stampata su stole e foulard in seta pura e borse in pelle vengono da Lei dipinte direttamente per renderle oggetti artistici unici.

“Il sogno affiora tra le pennellate lasciando intravedere una forza gestuale piena di vigore: le aspirazioni, sembra dirci l’artista ,vanno vissute consapevolmente, gli slanci vitali assecondati. Mariella Tissone usa l’arte per indagare ciò che sa di possedere: un’ardente passione per la vita"

(Francesca Bogliolo, Studiosa e critica d’arte.)

 

Le opere di Mariella Tissone colpiscono per la loro forza espressiva, densa e impulsiva. I colori, spesso acidi e accesi, sembrano emergere da un’urgenza interiore: rossi esplosivi, blu elettrici, neri graffianti che fendono la superficie come se la pittura stessa volesse gridare. La materia si addensa in stratificazioni che raccontano tensione, turbamento, vitalità. Ogni quadro è un corpo in trasformazione, attraversato da segni nervosi, gesti rapidi e fendenti che evocano il dramma e la liberazione. Tissone si muove dentro un’espressione astratta, ma mai fredda: tutto è vivo, vibrante, emotivamente spinto. Il titolo della mostra, Canto libero, richiama volutamente la celebre canzone di Lucio Battisti, ma qui quel canto non è dolce né pacificato: è un inno individuale, spontaneo, viscerale. Come nella canzone, Tissone lascia “cadere i vestiti dei fantasmi del passato”, per mostrare “una verità offerta nuda a noi”. La sua pittura è una forma di resistenza poetica, un modo per “volare sulle accuse della gente” e affermare un’identità libera, inquieta, autentica. Un canto libero, sì – ma che brucia.

(Gabriele Corbì, curatore della mostra)

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