Si tratta di un progetto espositivo che indaga la memoria industriale del sito di Ferrania, storica fabbrica di pellicole nei pressi di Cairo Montenotte, attraverso un’intensa ricerca visiva, documentale e umana.
Il titolo, tratto da un verso della poesia Ferrania del futurista Farfa (1879–1964), evoca l’idea della fabbrica come organismo vivente, animato dall’amore per il prodotto finito generato dalla “macchina dea”. Un’immagine poetica che sintetizza sei anni di lavoro sul campo: un lungo processo di ascolto, raccolta e interpretazione, che ha portato Vernazza a intervistare oltre 40 ex operai nell’ambito del progetto Ferrania a Memoria, e a collaborare successivamente al film Fantasmi a Ferrania.
Attraverso una serie di scatti realizzati su pellicola analogica (35mm ILFORD HP5), l’artista celebra la potenza evocativa del luogo, che fu punto di riferimento per il cinema italiano, scelto da registi come Pasolini, Fellini, De Sica e Lattuada. Le immagini raccontano un patrimonio che sopravvive nel vissuto delle persone, nei dettagli architettonici e nei segni lasciati dal tempo.
«Forte San Giovanni è particolarmente lieto di ospitare la mostra Con infinito <amore> del materiale finito. Gli scatti fotografici di Michela Vernazza raccontano una fabbrica, la Ferrania, percorrendo la storia di un’eccellenza produttiva ormai dismessa, che aveva fatto la storia sociale e culturale di un’epoca. Con i suoi giovani curatori, la mostra propone quindi una riflessione che, partendo dal territorio savonese, porta a interrogarsi più ampiamente sul peso dell’eredità dell’industria novecentesca nel nostro tempo e sulle sue prospettive future».
Alessandra Guerrini, Direttore regionale Musei nazionali Liguria e Daniela Barbieri, Direttore Forte San Giovanni
La mostra si apre poi a un altro simbolo della memoria industriale ligure: le funivie di Savona, attive dal 1912 al 2019. I loro vagonetti, partiti per oltre un secolo a pochi chilometri da Ferrania, attraversavano un paesaggio profondamente modellato dall’industria. Oggi, la loro inattività rappresenta un cambiamento epocale: la fine dell’era del carbone e l’inizio di una riflessione sulle nuove identità produttive del territorio.
“Con infinito <amore> del materiale finito” si propone così di restituire valore storico e culturale a un passato industriale spesso dimenticato, intrecciando fotografia contemporanea, materiali d’archivio, immagini storiche e documenti provenienti dal Ferrania Film Museum. Un racconto visivo che unisce passato e presente, facendo della memoria un atto politico e poetico.
Come sottolinea Alessandro Bechis, curatore del Ferrania Film Museum, oggi allestito con un taglio antropologico a cura di Gabriele Mina:
«Visitare il Ferrania Film Museum significa immergersi nel dietro le quinte della fotografia e del cinema. Quando il museo è stato ripensato, si è fatto il possibile per raccontare un’eccellenza non solo industriale, ma anche sociale. Il museo si propone come luogo fiduciario di affido e custodia di memorie territoriali e personali, spesso intime e difficili da acquisire. A differenza di un museo statico, Ferrania è un laboratorio vivo, in continua trasformazione, dedicato alla ricerca, allo sviluppo e alla restituzione di ciò che è stato profondamente importante.»
La mostra pertanto vuole invitare il pubblico a interrogarsi sul significato dell’eredità industriale in Liguria e sul suo impatto nelle trasformazioni sociali, economiche e paesaggistiche che definiscono il nostro tempo.
Con infinito <amore> del materiale finito
Mostra fotografica di Michela Vernazza
dal 16 agosto al 21 settembre 2025
Forte San Giovanni, Finale Ligure – Finalborgo, strada Beretta
Orari di apertura
Agosto: da mercoledì a domenica 9.30-13, venerdì e sabato dalle 9.30-13 e dalle 19. 30 - 23 Settembre: giovedì 10 - 14, venerdì 10 -14 e 15 -18, sabato e domenica 10-18
🎫 Biglietti di ingresso al Forte €3,00 intero / €2,00 ridotto (18-25 anni) / gratuito under 18