News29 settembre 2025 12:29

L'inutile fuffa della 'nuova sanità ligure'

La Regione tappezza la Liguria di manifesti e slogan, ma i cittadini restano senza visite e senza cure

L'inutile fuffa della 'nuova sanità ligure'

 

“Da qualche giorno a Genova e in tutta la Liguria compaiono manifesti e slogan trionfali sulla cosiddetta ‘nuova sanità ligure: più vicina, più facile, più pronta’. Un’operazione di propaganda. Peccato che la realtà, quella che le cittadine e i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle, sia ben diversa”.

Così il consigliere regionale, capogruppo di “Andrea Orlando Presidente” e rappresentante di Linea Condivisa, Gianni Pastorino che aggiunge:

“Mentre la Regione investe in pubblicità, le cittadine e i cittadini sono costretti a mesi e mesi di attesa per una visita specialistica, i pronto soccorso sono al collasso, la carenza di medici e infermieri è drammatica.

Le tanto sbandierate Case di Comunità non sono un’invenzione della giunta regionale, ma un progetto previsto dal PNRR, finanziato a livello nazionale ed europeo. Ora che il presidente Bucci cerca di spacciarle come un successo personale della Regione, la cosa appare semplicemente ridicola. E soprattutto molte di queste strutture sulla carta esistono già ma senza personale dedicato e senza servizi reali rischiano di rimanere scatole vuote.

Ci parlano di percorsi di tutela contro le liste d’attesa ma sappiamo che nella maggior parte dei casi non vengono attivati. Ci parlano del numero unico 116117, ma leggiamo che sarà attivo solo dal 2026: a cosa serve oggi sbandierarlo sui manifesti? Ci parlano del Fascicolo Sanitario Elettronico ma la realtà è che spesso i sistemi informatici non sono uniformati a livello regionale: significa che se un cittadino fa un esame in un ospedale, non è affatto scontato che un altro ospedale della Liguria possa accedere direttamente a quei dati. Un problema enorme che vanifica la promessa di avere una sanità digitale e integrata.

E poi c’è un dato che parla da solo: lo Sportello Diritto Salute che abbiamo attivato da ormai due anni a Bolzaneto e Sampierdarena come Linea Condivisa. Ogni giorno riceviamo segnalazioni e richieste di aiuto da cittadine e cittadini che non riescono ad accedere a prestazioni essenziali, che si scontrano con burocrazia e disservizi. Se il nostro sportello è così necessario e funziona, recuperando prestazioni sanitarie che non riescono a ottenere  risposte dal sistema pubblico nei tempi previsti, è proprio perché il servizio sanitario regionale non funziona come dovrebbe.

La verità è che questa campagna di comunicazione cerca di coprire i fallimenti di anni di gestione del centrodestra sulla sanità ligure. Una sanità che invece di avvicinarsi alle cittadine e ai cittadini, si allontana sempre di più, lasciando spazio ai privati e caricando sulle persone costi sempre maggiori.

Smettiamola con gli slogan: servono investimenti veri su personale, medicina territoriale e pronto soccorso. La salute non si difende con i manifesti pubblicitari ma con scelte coraggiose e concrete”.

 

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