Un festival diffuso, indipendente e collettivo, che si fa cassa di risonanza delle storie e archivio di memoria.
Al Nuovofilmstudio verranno proiettati i 4 film vincitori (che saranno annunciati e premiati sabato 11 ottobre durante l’evento nazionale a Milano). Ospite in sala Suha Araj, regista di "Mashed potatoes", corto in concorso Nazra 2025. Si parlerà del Festival, di Palestina e di Diritti Umani.
Il Festival porta sullo schermo le voci di registi palestinesi e non palestinesi, che attraverso storie di vita, metafore, reportage e ricostruzioni storiche offrono uno sguardo autentico e sfaccettato sulla complessa realtà socio-politica della Palestina e sulle ingiustizie che la sua popolazione affronta quotidianamente.
Il nome Nazra significa proprio "sguardo" in arabo, a indicare la molteplicità di visioni e prospettive a cui il Festival dà spazio e che sono necessari per una comprensione matura del contesto palestinese.
In cinque edizioni, il tour di Nazra ha raggiunto centinaia di città in Italia, in Europa, a Gaza e in Cisgiordania, facendosi portavoce di un importante messaggio di resistenza e autodeterminazione del popolo palestinese che, grazie al linguaggio universale del cinema, supera confini geografici e raggiunge ogni pubblico
Un festival che racconta e diffonde la Palestina
Fondato nel 2017, Nazra Palestine Short Film Festival è un progetto culturale indipendente, informativo e inclusivo, dedicato a raccontare la Palestina attraverso il cinema. La sua identità è quella di un festival a concorso, itinerante e diffuso, aperto a registi di ogni nazionalità, con storie che parlano della Palestina in senso ampio: dalla vita nei territori occupati ai campi profughi, fino alla diaspora. Nazra non è solo cinema, ma anche storia, memoria, arte, musica e teatro. Al centro i contenuti e il valore culturale delle opere. Il nome “Nazra”, che in arabo significa “sguardo”, riflette l’essenza del festival: offrire punti di vista autentici e plurali su una realtà complessa - e spesso affidata alla narrazione della propaganda - attraverso il linguaggio diretto e immediato del cortometraggio. Il suo carattere diffuso e dal basso promuove un circuito virtuoso che permette a opere, spesso escluse dal mercato cinematografico internazionale, di essere valorizzate, diffuse in Italia e riportate in Palestina, creando una rete culturale che si estende ben oltre i confini geografici.
Nazra è il risultato della collaborazione di una rete coesa e dal basso, e del lavoro di un piccolo collettivo eterogeneo di attivist3, artist3 e operatric3 culturali unit3 dalla convinzione che l’arte sia uno strumento potente di resistenza e solidarietà.
Il poster di questa sesta edizione è dedicato a Gaza, all3 su3 martiri e a chi non smette di soffrire a causa del genocidio in corso, simbolicamente identificat3 nella figura di 𝐇𝐢𝐧𝐝 𝐑𝐚𝐣𝐚𝐛, una bambina di 5 anni deliberatamente uccisa per mano dell’esercito israeliano il 29 gennaio 2024, che aveva già sterminato la sua famiglia, in viaggio in macchina con lei. Anche l’ambulanza con a bordo i paramedici che tentarono di soccorrerla venne crivellata senza sopravvissuti. La sua figura diventa simbolo della violenza e dell’impunità ma anche del bisogno urgente di racconto, giustizia e memoria.
In questa difficile edizione, accogliamo e trasmutiamo le parole del 𝐩𝐨𝐞𝐭𝐚 𝐩𝐚𝐥𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐑𝐞𝐟𝐚𝐚𝐭 𝐀𝐥𝐚𝐫𝐞𝐞𝐫 per creare aquiloni dalle code lunghe che sorvolino il nostro territorio raccontando le storie di un popolo a cui siamo vicin3 e solidali.
𝐼𝑓 𝐼 𝑚𝑢𝑠𝑡 𝑑𝑖𝑒
𝑙𝑒𝑡 𝑖𝑡 𝑏𝑟𝑖𝑛𝑔 ℎ𝑜𝑝𝑒
𝑙𝑒𝑡 𝑖𝑡 𝑏𝑒 𝑎 𝑡𝑎𝑙𝑒











