News26 ottobre 2025 17:47

Neofascisti nel liceo

Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre un gruppo di ragazzi ha fatto irruzione nella sede del Liceo genovese Leonardo Da Vinci al grido di “Occupiamo l’occupazione”. Il Collettivo e gli studenti presenti hanno tentato con grave difficoltà di tenerli fuori e arginarne la violenza, che ha lasciato gravi danni nel plesso scolastico, tra cui due grandi svastiche tracciate sulle pareti. I presenti hanno sentito sollevarsi cori inneggianti al fascismo

Neofascisti nel liceo

"Non è la prima volta che gruppi di individui esterni alle scuole in occupazione si organizzano per creare disordine nelle ore notturne, con lo scopo di sfogare disagio, danneggiare gli spazi, provocare problemi a chi si è organizzato per esprimere una legittima contestazione di fronte alle politiche scolastiche ministeriali e, in questa stagione, al comportamento del Governo di fronte al conflitto in Palestina, al Disegno di Legge S. 1627 che intende impedire ogni forma di critica contro il Governo sionista di Israele" osserva l'USB Scuola Liguria

"Se fino ad oggi sembrava l’azione di gruppi scomposti impegnati a mostrare forza e il loro controllo sul territorio, oggi vi leggiamo anche una firma pseudopolitica, con lo scopo di portare disordine e paura, oltre che di screditare il conflitto. 

Come lavoratori della scuola esprimiamo solidarietà agli studenti del Liceo Da Vinci e a quelli che, nel corso delle passate occupazioni, hanno subito simili aggressioni". 

"Richiamiamo l’attenzione degli insegnanti e della cittadinanza affinché si supporti la libera decisione degli studenti di far sentire la propria voce a difesa della popolazione palestinese, della scuola, di un futuro migliore. La loro iniziativa non deve essere criminalizzata né repressa, come è accaduto recentemente in altre scuole, perché esprime una partecipazione attiva di fronte a problemi gravissimi del nostro tempo. 

Sosteniamo i ragazzi affinché possano trovare spazi di espressione e socialità sicuri; saremo al loro fianco per contrastare queste provocazioni e l’apologia di fascismo, vietata dalle nostre leggi in quanto ideologia di sopraffazione e violenza, contraria ai principi democratici e di libertà. 

Come sempre, supportiamo senza riserve la giusta indignazione degli studenti in mobilitazione e la loro presa di parola" concludono dall'USB. 

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