News05 novembre 2025 08:14

I soliti eroi

Dopo il crollo di Roma le istituzioni si ricordano dei Vigili del Fuoco: ma lo sapranno che i Vigili del Fuoco non hanno Inail né tutela legale, non sono riconosciuti nelle categorie di lavoro usurante, non hanno un registro delle malattie professionali, non hanno alloggi di servizio?

I soliti eroi

Apprendiamo con vivo stupore che ancora una volta i Vigili del Fuoco sono al centro dell’attenzione istituzionale. Il Ministro della Cultura, Il Prefetto e Sindaco di Roma hanno fatto i complimenti all’opera di soccorso dei VVF impegnati nel crollo alla Torre de’ Conti.

Ancora una volta i Vigili del Fuoco hanno dato prova delle loro capacità e messo in risalto la grande professionalità tesa alla salvaguardia della vita umana e della pubblica incolumità.

Dal deragliamento del treno con GPL alla stazione di Viareggio del 2013 (32 vittime), all’incidente ferroviario in Puglia del 2016 tratta Andria-Corato ha causato 23 morti e 48 feriti; al terremoto del Centro Italia del 2016 che ha causato oltre 300 morti, 400 feriti e più di 40.000 sfollati; la Valanga di Rigopiano del2017 causando 29 vittime; Crollo del Ponte Morandi del 2018 che ha causato la morte di 43 persone; Alluvione nelle Marche nel 2022 che ha provocato 13 vittime; Alluvione in Emilia-Romagna nel 2023 che ha causato 17 vittime; di recente il crollo del cantiere Esselunga a Firenze con 5 vittime fino a ieri, ennesima tragedia di un paese fragile dal punto di vista orografico ambientale ma anche da quello strutturale.

I Vigili del Fuoco ci sono sempre, ci saranno sempre, con i pochi e sempre più scarsi organici a disposizione, con i doppi e tripli turni e straordinari a non finire, con le scarse risorse finanziarie che gli vengono destinate, con le scarpe rotte e i DPI con i PFAS e sostanze nocive a loro stessi, con gli stivali infangati e la faccia sporca di chi respira fumi tossici e polveri lesive dei polmoni.

Ci saremo sempre.

Accettiamo sempre una pacca sulle spalle e i sinceri ringraziamenti.

MA QUANDO CI SARANNO I RICONOSCIMENTI?

I VVF non hanno INAIL: se si fanno male si pagano con assicurazione o a proprie spese (chiedere a chi è rimasto ustionato a Via Dei Gordiani Roma.

I VVF non sono riconosciuti nelle categorie di lavoro usurante, se si ammalano di patologie legate al lavoro non hanno nessun riconoscimento visto che non esiste nemmeno un Registro delle Malattie Professionali.

I VVF non hanno alloggi di servizio. Quando si spostano da città a città per i passaggi di qualifica si pagano affitti che non ci possiamo permettere.

I VVF non hanno nessuna integrazione con la Protezione Civile perché stanno nel Ministero Interni

I VVF non hanno tutela legale nonostante il rischio a cui vanno incontro nella loro professione

Il Ministero Interni, dopo la militarizzazione del Corpo che ha portato ad una contrazione delle libertà democratiche e sindacali interne oggi tenta, tramite una ulteriore riforma, di ingessare ancora di più la formazione e i passaggi di qualifica (che avvengono dopo 20/25 anni di lavoro) con il tentativo di allungare ulteriormente l’età di pensionamento, oggi a 60 anni, verso i 65.

A Torre de’ Conti le vittime avevano oltre 60 anni ma i soccorritori ne avevano pochi meno.

L’ultimo accordo di contratto ha portato nelle tasche dei VVF aumenti di un terzo del tasso di inflazione del triennio precedente.

Riforma che tenta anche di reprimere le libertà di espressione sindacale, come questo comunicato, tentando di intimorire con i metodi consoni al Ministero Interni, la libertà di espressione sindacale, sui comunicati, nelle sedi e nelle piazze italiane dove manifestiamo.

Siamo e saremo ancora qui, a portare soccorso, a sporcarci nel fango, a respirare polvere, fumi e sostanze chimiche. Saremo sempre qui a fare il nostro dovere. Ma saremo sempre qui a contestare, manifestare e chiedere diritti e dignità per il lavoro più bello del Mondo. Aiutare gli altri.

Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco

 

 

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