Contromano23 luglio 2018 07:43

Ma quale Priamar

Quando dicevamo che la pensata delle botteghe artigiane in Fortezza a noi sembrava solo il consueto volano per riuscire a regalare in tempi brevi anche il Priamar ai privati, ci dicevano malpensanti. Poi però se ne sono usciti fuori con l'irrinunciabile “hotel de charme” vista autoparco, che fa il paio soltanto con quello vista piattaforma Maersk previsto per la povera Villa Zanelli, roba che solo a Savona. E qualcuno ha iniziato a pensare che magari non avevamo tutti i torti

Ma quale Priamar

I savonesi prenderanno mai l'abitudine di frequentare il Priamar, se non sporadicamente per qualche evento eccezionale? Pensiamo di no.

E lo diciamo con dispiacere: ma per i nostri concittadini e men che meno per le amministrazioni che si sono succedute non è mai parsa davvero una priorità valorizzare seriamente la fortezza.

Se causa di ciò sia la memoria simbolica dell'arroganza del capoluogo confinante, il metaforico impatto visivo della salita o il generale disinteresse per le pubbliche bellezze non lo sappiamo.

Fatto sta che il Priamar, nonostante perle come il Museo Archeologico e la cella di Mazzini, a Savona è sempre stato poco amato.

Al massimo, sfregiato da terrifici mostri come la passerella in corten recentemente inaugurata tra i grandi sorrisi degli amministratori e la più totale (e comprensibile) noncuranza dei cittadini.

Ora scoppia “il caso”: avete messo nella fortezza le cellette artigiane e non viene nessuno, se non qualche sperduto crocierista sfuggito alle reti dell'outlet o dell'Acquario.

Ma saran davvero i cartelli assenti il problema?

Perché viene il sospetto che, se anche Savona fosse tappezzata di cartelli dalla Margonara al Cadibona, il destino delle cellette sarebbe quello di restare comunque tristemente spoglie.

Quando dicevamo che la pensata delle botteghe artigiane in Fortezza a noi sembrava solo il consueto volano per riuscire a regalare in tempi brevi anche il Priamar ai privati, ci dicevano malpensanti.

Poi però se ne sono usciti fuori con l'irrinunciabile “hotel de charme” vista autoparco, che fa il paio soltanto con quello vista piattaforma Maersk previsto per la povera Villa Zanelli, roba che solo a Savona. E qualcuno ha iniziato a pensare che magari non avevamo tutti i torti.

LNS

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