Il problema è che mentre loro pensano Savona affonda nei rifiuti soliti urbani.
Si tratta di camion vecchi, spiega il superassessore, e il costo di riparazione sarebbe molto elevato. Comune e azienda, aggiunge Silvano, stanno valutando se la riparazione o l’acquisto di nuovi compattatori siano convenienti, in particolare nell’ottica di un cambiamento nei criteri di raccolta: ovvero se passare ai cosiddetti “cassonetti intelligenti” o alla raccolta porta a porta.
Quello che non ci dicono, però, è in quanto tempo intendano prendere la ferale decisione.
Perché Savona è ridotta da far pietà ma soprattutto vergogna.
A pensar male si fa peccato e noialtri siamo già attesi nei gironi dei malpensanti: ma, privatizzazione di ATA a parte, ci assale il dubbio che questa situazione intollerabile abbia lo scopo manco tanto recondito di aprir le porte a un bell'inceneritore in quella Vado che pur di favoleggiare di due posti di lavoro è disposta a tutto, magari anche a far respirare catrame a tutta la provincia.