News09 agosto 2019 12:52

Carissima Liguria

Resi noti oggi i dati dell'inflazione delle regioni, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita: Liguria al secondo posto

Carissima Liguria

L'Istat non conferma i dati preliminari dell'inflazione di luglio, che scende dal +0,5% della stima provvisoria al +0,4%.

"Molto bene l'ulteriore rallentamento dell'inflazione. Un'ottima notizia, attenuata, però, dal rialzo del carrello della spesa e dall'inaccettabile stangata sulle vacanze degli italiani" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando il dato Istat.

"Una speculazione intollerabile. Come è possibile che in un solo mese, da giugno a luglio, ci siano stati rincari del 4,4% per il Trasporto aereo passeggeri, del 17,7% per i Villaggi vacanza e campeggi" prosegue Dona.

"Bene invece gli albergatori italiani che, forse a causa di un inizio di stagione non esaltante, causa maltempo, hanno saggiamente ridotto i prezzi dell'1,7%" aggiunge Dona.

"La bassa inflazione a +0,4%, significa, per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, avere una maggior spesa annua complessiva di "soli" 95 euro, ma ben 71 euro per il solo carrello della spesa, ossia per gli acquisti quotidiani.  Per la coppia con 1 figlio, il rialzo è di 86 euro su base annua, 62 euro per le compere di tutti i giorni, mentre per una famiglia tipo, l'incremento dei prezzi si traduce in un aumento del costo della vita di 62 euro in più nei dodici mesi, 52 per il carrello della spesa" conclude Dona.

 

Resi noti solo oggiinvece, i dati dell'inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città delle regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita.

Secondo lo studio dell'associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care (cfr. tabella n. 1) in termini di rincari, si conferma Bolzano che, pur non avendo l'inflazione più alta, +1% (il record appartiene ancora una volta a Bari: +1,2%), ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 301 euro su base annua. Al secondo posto Modena, dove il rialzo dei prezzi dello 0,9% determina un aggravio annuo di spesa, per una famiglia media, pari a 251 euro, terza Bari, dove l'inflazione a +1,2%, il primato di luglio, comporta una spesa supplementare pari a 250 euro.

Le città più conveniente sono, invece, addirittura in deflazione. Al primo posto della città più risparmiose Ravenna, dove l'abbassamento dei prezzi dello 0,3% genera un risparmio annuo di 84 euro. Al secondo posto Livorno (-0,3%, pari a 80 euro) e al terzo Ancora, -0,3%, con un ribasso del costo della vita pari a 67 euro.

 

In testa alla classifica delle regioni più costose (cfr. tabella n. 2) in termini di maggior spesa, una new entry, l'Abruzzo che, con l'inflazione a +0,9, registra, per una famiglia tipo, una batosta pari a 184 euro su base annua. Segue la Liguria, dove l'incremento dei prezzi pari allo 0,7%, implica un'impennata del costo della vita pari a 161 euro, terzo il Trentino, dove per via dell'inflazione a +0,6%, si ha un salasso annuo di 159 euro.

La regione con meno rincari, unica addirittura in deflazione, le Marche, dove il ribasso dello 0,1% si traduce in una minor spesa annua di 22 euro. Toscana e Umbria in seconda posizione, con una variazione nulla dei prezzi.

 

Tabella n. 1: Classifica delle città più care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N

Città

Rincaro annuo per la famiglia tipo (*)

Inflazione

annua di luglio

1

Bolzano

301

1

2

Modena

251

0,9

3

Bari

250

1,2

4

Verona

233

0,9

5

Brescia

231

0,8

6

Trieste

216

0,9

7

Genova

195

0,8

8

Catania

187

0,9

9

Milano

176

0,6

10

Torino

132

0,5

11

Napoli

108

0,5

12

Messina

102

0,5

13

Catanzaro

96

0,5

14

Reggio Calabria

77

0,4

15

Aosta

56

0,2

16

Reggio Emilia

56

0,2

17

Parma

56

0,2

18

Roma

51

0,2

19

Trento

49

0,2

20

Potenza

43

0,2

21

Venezia

26

0,1

22

Padova

26

0,1

23

Firenze

0

0

24

Palermo

0

0

25

Cagliari

0

0

26

Bologna

-28

-0,1

27

Perugia

-45

-0,2

28

Ancona

-67

-0,3

29

Livorno

-80

-0,3

30

Ravenna

-84

-0,3

(*) famiglia media da 2,4 componenti

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

 

Tabella n. 2: Classifica delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N

Regioni

Rincaro annuo per la famiglia tipo (*)

Inflazione

annua di luglio

1

Abruzzo

184

0,9

2

Liguria

161

0,7

3

Trentino Alto Adige

159

0,6

4

Puglia

156

0,8

5

Piemonte

125

0,5

6

Sicilia

117

0,6

7

Friuli-Venezia Giulia

116

0,5

8

Lombardia

112

0,4

9

Calabria

111

0,6

10

Campania

101

0,5

11

Veneto

100

0,4

12

Emilia-Romagna

81

0,3

13

Basilicata

63

0,3

14

Valle d'Aosta

58

0,2

15

Lazio

48

0,2

16

Sardegna

20

0,1

17

Toscana

0

0

18

Umbria

0

0

19

Marche

-22

-0,1

(*) famiglia media da 2,4 componenti

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

 

Tabella n. 3: spesa aggiuntiva annua per tipologia familiare e divisioni di spesa (valori in euro)

DIVISIONI DI SPESA

Famiglia media Istat

Coppia

con 2 figli

Coppia

con 1 figlio

Single con più di 65 anni

Single con meno di 35 anni

Inflazione annua di

luglio

Prodotti alimentari e bevande analcoliche

44,32

60,94

53,38

28,34

24,44

0,8

Bevande alcoliche e tabacchi

10,06

12,77

12,18

4,26

8,54

1,8

Abbigliamento e calzature

2,85

4,76

4,04

1,00

2,06

0,2

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili

-11,29

-12,22

-12,31

-8,87

-11,30

-0,3

Mobili, articoli e servizi per la casa

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

Servizi sanitari e spese per la salute

7,24

8,03

7,89

6,30

2,49

0,5

Trasporti

28,07

44,71

39,54

6,99

25,48

0,8

Comunicazioni

-65,54

-91,60

-79,42

-39,26

-51,15

-8,8

Ricreazione, spettacoli e cultura

-1,53

-2,41

-1,98

-0,65

-1,07

-0,1

Istruzione

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0

Servizi ricettivi e di ristorazione

17,21

26,37

23,38

5,38

21,90

1,1

Altri beni e servizi

30,93

43,24

39,58

15,32

20,36

1,4

TOTALE RINCARO ANNUO (*)

62

95

86

19

42

0,4

 

 

 

 

 

 

 

Rincaro CARRELLO DELLA SPESA (*)

52

71

62

32

30

0,6

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

com

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