Se abbiamo capito bene, e speriamo di no:
Premi ottenuti per aver cambiato le SIM dei dipendenti, per risparmiare sui contratti (attività che ogni madre di adolescente svolge senza alcun premio più volte l’anno).
Premi per la riorganizzazione del mercato, che dopo un anno di rodaggio è chiaramente un fiasco, almeno a sentir la maggioranza dei cittadini che bestemmiano alla ricerca di un paio di mutande o di una coppia di tende, e degli ambulanti ancora alle prese, ogni santo lunedì, con vigili armati di metro e taccuino.
Premi per la lotta al degrado, che basta un’occhiata in via Paleocapa anche in pieno giorno per esser contenti che i nostri nonni siano morti, e che non debbano vedere il "salotto buono" trasformato nella maleodorante latrina di una favela.
Premio perfino per “sviluppo e valorizzazione del turismo a Savona”.
In effetti a Savona si può ascoltare il “concerto dell’alba” tutte le mattine, perfino di domenica: peccato che la performance sia offerta dalle trivelle del porto, impegnate nei dragaggi per far entrare la nave a gas “Smeralda”. A spese nostre, of course.
I nostalgici della Lombardia, poi, possono vedere un po’ dell’amata nebbia: basta volger lo sguardo al porto per gioire della grigia foschia donata alla Città da navi e traghetti paleolitici.
Chi ama gli animali non può magari portare i cani in spiaggia, ma in compenso può incontrare un mucchio di splendidi ratti da guinness dei primati che scorrazzano per la strada, e veder le gare di velocità tra gli scarafaggi che a Savona, si sa, sono tra i più veloci d’Europa.
Quindi il turismo è a posto, il premio ci sta senz’altro.
Ultima chicca, sempre se abbiam capito bene (e speriamo di no), la “Rassegna stampa: articoli positivi sugli eventi turistici organizzati dall’Ente”.
Cioè il premio deriva dall’invio dei comunicati stampa? O gli articoli positivi dovrebbero essere le entusiastiche recensioni sulle miriadi di grandi eventi culturali savonesi?
Perché se è così, noi non ne abbiamo trovata neppure una.