“Quando il ponte Morandi decise di venir giù - dicono dall’USB - ruppe un silenzio.
Era già da un pò che nessuno ci chiamava più eroi. Non se ne sentiva la mancanza: perché non c’erano catastrofi da affrontare e perché nessuno poteva farsi scudo di quelle quattro lettere, E R O I, per difendersi dalle rivendicazioni che noi vigili del fuoco portiamo avanti da lustri.
Con la tragedia di Genova, invece, riecco politica, media e cosiddetta società civile riempirsi la bocca di eroismi.
Ci commuovono gli striscioni dei cittadini, i “grazie ragazzi”, l’affetto e il supporto della gente.
Ci offende, al contrario, l’ipocrisia di chi dimentica il nostro lavoro quotidiano, portato avanti in condizioni estreme, al limite della mancanza di dignità.
I vigili del fuoco che vi piace chiamare eroi sono un corpo nazionale con le fila imbottite di precari, avanti negli anni, pagati due soldi, senza Inail, con dotazioni vecchie e carenti, alloggiati in strutture fatiscenti.
La mensa ha il sapore dello sfruttamento. Qui abbiamo sputato "amianto" e sangue, senza risparmiaci un attimo. Le nostre sedi sono più frequentate da ratti e scarafaggi che dai "pompieri".
Viviamo con il dramma di un pompiere ogni 13800 abitanti.
Non siamo eroi, ma lavoratori del soccorso pubblico che si dannano l’anima per dare il massimo e da lustri chiedono, inascoltati, pienezza di diritti.”
Ecco i motivi specifici per i quali l’USB dichiara lo stato di agitazione:
le condizioni di degrado nei quali si trovano alcuni distaccamenti cittadini ed in particolare quello Aeroportuale;
la carenza del personale operativo crea troppo frequentemente una condizione di micro emergenze con un aumento dello stress correlato;
il contratto sotto firmato con la ditta che fornisce il servizio di pulizia nelle caserme non garantisce una adeguata condizione igienica;
realizzare un sondaggio (sterile) sul servizio mensa senza nessuna informazione per i lavoratori dopo aver avuto più di un incontro con le OO.SS.;
le pubblicazioni degli OdG che regolamentano l’organizzazione del lavoro avvengono senza nessun confronto sindacale e risultano, come ad esempio OdG 187 del 2019 relativo all’intervento per disinfestazione da imenotteri, poco chiari e potenzialmente dannosi per i lavoratori e di conseguenza per il soccorso tecnico urgente;
la distribuzione dei carichi di lavoro redatta dal responsabile del soccorso crea evidenti stati di sofferenza e di conseguenza stress correlato ai lavoratori che subiscono continuamente scelte imposte e mai condivise;
gli impegni presi e mai perseguiti nelle precedenti conciliazioni, degli stati di agitazione, come ad esempio: la ripartizione delle risorse economiche straordinarie del soccorso tecnico urgente; l’assenza di una mappatura provinciale e di una verifica degli idranti certificata dal comune, mette in evidenza l’assoluta mancanza delle correte relazioni sindacali;
la totale assenza di dispositivi di mitigazione dell’inquinamento acustico ed atmosferico negli ambienti di lavoro crea una condizione di rischio della salute dei lavoratori;
la gestione della video sorveglianza nelle sedi dei Vigili del Fuoco non risulta essere stata oggetto di confronto sindacale.