News29 gennaio 2020 13:18

Autorità portuale, qualche luce sulle braci

Era il 27 ottobre 2018 quando, a tre giorni dal rogo che distrusse la nuova sede dell’Autorità portuale, scrivevamo “Rogo AP, il mistero dei pannelli”

Autorità portuale, qualche luce sulle braci

Contattammo in quell’occasione un’azienda che vantava sul suo sito web, tra le opere eseguite, anche la copertura del palazzotto. 

Il sito in questione dopo poche ore era offline per ristrutturazione, e l’azienda ci rispose a stretto giro di posta - tramite il suo legale - che aveva provveduto solo alla posatura dei pannelli che però non aveva fornito, e ci invitava a chiedere a chi aveva “firmato l’appalto e gestito tutto il cantiere”. 

Purtroppo da quelle parti - quelle di chi firma e gestisce - non siamo troppo ben visti, quindi nessuno ci ha fornito chiarimenti. 

Pubblicammo anche, in quell'occasione, il cartello d’appalto della costruzione del palazzo, di cui diamo nuovamente conto qui: 

Responsabile procedimento: ing. Flavio Destefanis

Progettista responsabile: ing. Susanna Pelizza

Progettazione strutturale: ing. Chiara Tartaglia

Progettazione architettonica paesaggistica e urbanistica: 5+1AA Agenzia di architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo srl

Progettazione impiantistica: Studio di ingegneria Gaminara

Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione: ing. Paola Roascio

Direttore dei lavori: ing. Paola Roascio

Direttore operativo parti strutturali: ing. Chiara Tartaglia

Direttore operativo parti edili: ing. Andrea Frumento

Direttore operativo parti architettoniche: arch. Gianluca Peluffo (5+1 Agenzia di architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo srl)

Direttore operativo parti impiantistiche: ing. Marco Gaminara e ing. Luca Gaminara (Studio di ingegneria Gaminara)

Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione: ing. Paola Roascio

Direttore tecnico di cantiere/responsabile della sicurezza: ing. Antonio Sileo

Capo cantiere/responsabile della sicurezza: sig. Pietro Casarini

Impresa appaltatrice: ITE Group s.p.a. - via Portogallo 52 – Modena

Leggiamo che oggi le prime pagine dei giornali titolano “Rogo all’Authority di Savona, la perizia inchioda tecnici e costruttori: aperto fascicolo per incendio colposo - Secondo l’inchiesta della Procura fiamme innescate da un cumulo di carta e poi divampate per colpa dell’errata realizzazione della facciata antincendio”. 

Nel mirino degli investigatori, scrive La Stampa, la Iti impresa Generale Spa - che ha sede sempre a Modena, sempre in via Portogallo, al civico 60: “Potrebbero essere almeno quattro i nomi tra coloro che all’interno dell’autorità portuale e dell’azienda che vinse la gara d’appalto (la Iti impresa Generale Spa di Modena) hanno seguito i lavori e potrebbero essere chiamati a rispondere dei lavori effettuati non a regola d’arte.”

Aspettiamo quindi gli sviluppi dell’inchiesta, insieme a tutta la Città costretta ancora oggi a rimirare uno skyline dominato dalle spoglie flambé dell’ecomostro costato una dozzina di milioni di euro pubblici.

E ne approfittiamo per riproporre l’appello lanciato tempo fa da Italia Nostra: adesso buttiamolo giù, perché i milioni spesi per quell’orrore non ce li ridarà più nessuno, ma almeno toglietelo dalla vista nostra e dei turisti.

http://www.lanuovasavona.it/2019/08/08/leggi-notizia/argomenti/contromano-1/articolo/abbattetelo.html 

LNS

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