Un autentico coniglio selvatico si aggirava infatti, impaurito ed infreddolito, in un cortile di via Giacchero; non è stato semplice catturarlo ma la grande esperienza e le attrezzature dei volontari sono servite a portare a conclusione il recupero; si tratta di un soggetto giovane ma già autosufficiente, che si sta rapidamente riprendendo con grandi mangiate di fieno, mele e carote; ed al termine delle cure verrà avviato per la convalescenza e la liberazione in uno dei due centri di recupero con cui l’associazione collabora (CRAS di Bernezzo e CRAS Enpa di Campomorone).
I conigli selvatici sono presenti anche nelle campagne del nord Italia ma non così diffusamente come nel sud ed isole; la fornitura di tronchi e rami da aziende forestali alle pizzerie cittadine per i forni a legna, secondo i volontari dell’Enpa, potrebbe essere la spiegazione del ritrovamento di animali dei boschi in città; normalmente si tratta di ghiri rifugiatisi o rimasti nel carico ma un coniglio selvatico è la prima volta anche per loro.
