Cultura20 ottobre 2019 06:56

Ottavio Semino e i suoi fratelli

Un pittore irrequieto da San Giacomo di Savona alla Torino sabauda e alla Milano spagnola: appuntamento sabato 26 ottobre alle 17 per la seconda delle conferenze organizzate in ottobre dall'Associazione Amici del San Giacomo su aspetti e personaggi importanti dell'antico complesso francescano

Ottavio Semino e i suoi fratelli

Dopo l'incontro di ieri con Magda Tassinari sulla ‘veste di San Sisto’ (la mostra rimarrà aperta fino al 3 novembre), sabato prossimo Massimiliano Caldera terrà una conferenza sul pittore genovese Ottavio Semino che, insieme al fratello Andrea, domina intorno alla metà del Cinquecento la scena artistica a Savona, imponendo il proprio linguaggio, costruito sulle novità decorative romane, a una cerchia di raffinati committenti locali.

Tra questi, accanto agli Spinola di Garessio, ai Naselli Feo e ai Pavese, ci sono i Ferrero che sceglieranno il raffinato decorativismo di questa bottega sia per il loro palazzo – l’odierna sede della Camera di Commercio – sia per la loro cappella nel presbiterio di San Giacomo: qui Semino darà prova non solo della propria padronanza degli ornati a ‘grottesca’ ma anche del suo aggiornamento sui modelli di Michelangelo e di Raffaello.

Accusato dell’omicidio di un collega nel 1566, Ottavio deve lasciare Savona e si rifugia a Milano dove è accolto con tutti gli onori ed entra nel circolo artistico del Lomazzo, ricevendo incarichi di assoluto prestigio come la decorazione del salone di palazzo Marino o quella del refettorio della certosa di Pavia.

Andrea Semino, invece, continua i lavori lasciati interrotti a Savona dal fratello che, ammirato da Carlo Emanuele I di Savoia durante un viaggio, inviterà il pittore ligure a Torino per eseguire un ciclo di dipinti perduti per il Castello. 

Nelle immagini, la prof. Tassinari durante la conferenza di ieri

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