Cultura21 marzo 2024 15:18

Arturo Martini. La trama dei sogni

Apre al pubblico l’esposizione al Museo della Ceramica di Savona e alla Pinacoteca Civica: la mostra, che include altri 50 lavori del celebre artista, sarà visitabile fino al 15 luglio insieme ad "Essere uno. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi"

Arturo Martini. La trama dei sogni


Il progetto è ideato e promosso dall’Associazione Lino Berzoini, Centro per lo studio e lo sviluppo dell’arte, e da Fondazione Museo della Ceramica di Savona, a cura di Carla Bracco, con la collaborazione di Magda Tassinari e Donatella Ventura, il contributo scientifico di Wolfsoniana - Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova e del Museo Luigi Bailo di Treviso, con il sostegno di Fondazione A. De Mari e del Comune di Savona.

La mostra nasce dalla scoperta, avvenuta proprio a Savona, di sei opere tessili inedite di Arturo Martini, note finora solo come disegni citati dalla letteratura critica, di cui si ignoravano le effettive esecuzioni. Ofelia, Il Veglione e Il Circo/I saltimbanchi – tre soggetti, ognuno dei quali sviluppato in due diverse varianti – sono tappeti disegnati alla fine degli anni Venti da Martini e realizzati dalla MITA - Manifattura italiana tappeti artistici di Genova Nervi per la neonata azienda di arredamento DIANA - Decorazioni Industrie Artistiche Nuovi Arredamenti dell’architetto Mario Labò. 

Il percorso espositivo parte dall’eccezionalità della scoperta e documenta il rapporto tra Martini e l’arte tessile, coltivato tra Albisola, Genova e Vado Ligure, dove l’artista trevigiano ha vissuto tra il 1920 ed il 1932, creando molti dei suoi capolavori più noti.
Grazie alla collaborazione con la Wolfsoniana - Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova, con il Museo Bailo di Treviso e con il Museo del Paesaggio di Verbania, saranno mostrati i tre bozzetti esecutivi dei tappeti esposti e un quarto soggetto – Bagnanti – al momento ancora privo di corrispettivo tessile, insieme alle opere grafiche dedicate sempre alle figure de Il Circo/I saltimbanchi e de Il Veglione. 

“Arturo Martini. La trama dei sogni” tratteggerà l’intero percorso di elaborazione delle opere tessili da parte dell’artista e della manifattura ligure: dal disegno, a volte ripreso in esecuzioni a stampa e poi sviluppato nella ‘messa in carta’, base grafica per la tessitura, all’analisi tecnica dei materiali, dal procedimento di annodatura del filo di lana fino all’esito formale dell’opera. 

Il corpus di tappeti in esposizione al Museo della Ceramica sarà affiancato da lavori plastici – in ceramica, terracotta, gesso e bronzo – e da realizzazioni pittoriche e grafiche – dipinti in particolare, oltre a disegni, cheramografie e litografie –, per un totale di circa 50 opere in mostra, allestite in piccola parte anche negli spazi della Pinacoteca Civica di Savona.

Tutti i lavori affrontano con tecniche diverse temi analoghi: il sogno, la fiaba, l’infanzia – soggetti ricorrenti in particolare dopo la nascita della prima figlia di Martini nel 1921 –, fino al gioco nell’età adulta, tra circo, teatro e melodramma.

Martini sosteneva che «Tutte le opere d’arte hanno lo stesso diritto di mettersi al poggiolo dell’universo» e, convinto del fatto che «La forma ha esistenza nella materia» sceglieva quella più aspra e solida per i grandi temi dell’uomo e della società, quella più tenera e flessibile per le favole e i sogni, questi ultimi spesso affidati alla ceramica, ma anche, come dimostrano le scoperte savonesi, al tessuto di lana a nodi.

Attraverso testi, documenti e fotografie sarà approfondita anche la storia della MITA - Manifattura italiana tappeti artistici. Fondata nel 1926 a Nervi da Mario Alberto Ponis e legata a personaggi come Fortunato Depero e Gio Ponti, la fabbrica per cinquant’anni è stata capace di coniugare la tradizione del tappeto annodato a mano con l’innovazione meccanica finalizzata a una produzione industriale di qualità. L’appuntamento savonese farà luce sulla stagione delle arti applicate del Primo Dopoguerra che in Liguria ha avuto uno sviluppo particolarmente vivace, grazie anche alla figura dell’architetto Mario Labò, che tra le numerose attività di cui è stato promotore, ha favorito la nascita sia della DIANA che dell’ILCA - Industria Ligure Ceramiche Artistiche per cui Martini ha creato numerose ceramiche anche in monotipi.

Gli argomenti suggeriti dalla mostra saranno approfonditi dal catalogo edito da Sagep e da una serie di conferenze, visite guidate, incontri tematici, laboratori, spettacoli e letture realizzati tra Savona e Vado Ligure. L’esposizione costituisce la naturale prosecuzione del progetto “Arturo Martini”, curato dall’Associazione Lino Berzoini, da Carla Bracco, Magda Tassinari e Donatella Ventura, nella primavera-estate del 2021.

In contemporanea, il Museo della Ceramica ospita anche “ESSERE UNO. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi”: opere d’ispirazione martiniana dell’artista milanese di nascita newyorkese di adozione, in partnership con la galleria Capsule di Shanghai 胶囊上海.

«Siamo orgogliosi di portare all’attenzione del pubblico questo eccezionale ritrovamento che ci offre anche l’opportunità di indagare alcuni aspetti ancora poco o affatto conosciuti dell’opera di Arturo Martini – ha dichiarato Luciano Pasquale, presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Savona –. Un artista che per quasi 20 anni aveva fatto di questa terra la sua casa. L’esposizione, la prima che amplia la nostra ricerca anche al di fuori dell’arte ceramica, sottolinea il ruolo sempre più attivo del Museo della Ceramica di Savona all’interno del panorama culturale locale, nazionale e internazionale».

Entrambi i progetti espositivi fanno parte degli eventi che sostengono la candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura 2027. 

«Una mostra importante, che si sviluppa all'interno della Pinacoteca di Savona e del Museo della Ceramica della città, in un percorso di visita che rende il doveroso omaggio a un grande interprete del Novecento italiano strettamente legato al nostro territorio e che, allo stesso tempo, stimola la sempre più urgente sinergia fra realtà museali in previsione della candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura»: ha dichiarato Nicoletta Negro, assessore alla Cultura del Comune di Savona.

http://www.museodellaceramica.savona.it

“ESSERE UNO. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi”
in dialogo con Arturo Martini 

al Museo della Ceramica di Savona 

dal 22 marzo al 15 luglio 2024

È la prima mostra che un’istituzione museale italiana dedica al lavoro
di Alessandro Teoldi, artista milanese di nascita, newyorkese di adozione.
“ESSERE UNO” presenta alcune delle sue opere più rappresentative: tessili e sculture ispirati allo stile martiniano, in esposizione al museo savonese in contemporanea con la mostra “Arturo Martini. La trama dei sogni”.

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È un viaggio materico quello tracciato da Alessandro Teoldi con l’esposizione “ESSERE UNO. Tessuti e ceramiche di Alessandro Teoldi”, a cura di Luca Bochicchio e Daniele Panucci, 

in programma al Museo della Ceramica di Savona dal 22 marzo al 15 luglio 2024.

Milanese, classe 1987, Teoldi vive a New York dal 2011 ed è una voce originale e coerente del panorama artistico emergente. Il suo lavoro grafico e scultoreo ha guadagnato visibilità sulla scena internazionale grazie alle collaborazioni con le gallerie Capsule Shanghai e Marinaro New York.  

La mostra che il museo savonese – prima istituzione italiana a ospitare una personale dell’artista – dedica al suo lavoro s’intreccia a doppio filo alla contemporanea esposizione “Arturo Martini. La trama dei sogni”, incentrata sull’eccezionale ritrovamento di opere tessili inedite disegnate da Martini alla fine degli anni Venti e per la prima volta presentate al pubblico. Nell’ambito della sua ricerca estetica, Teoldi ha sempre dichiarato una sincera ammirazione per la scultura di Martini e la scoperta dei primi e forse unici tappeti dell’artista ha offerto l’occasione di questo dialogo in contrappunto tra le sale del museo. 

Nel suo linguaggio espressivo, infatti, Teoldi ricorre a tessuti, spesso ottenuti recuperando le coperte degli aerei di linea internazionali, tagliati e cuciti tra loro per realizzare composizioni basate sull’accostamento di forme umane essenziali, dai profili sintetici e arcaicizzanti. Una sorta di primitivismo figurativo che però non ricalca e non cita direttamente gli esempi modernisti delle avanguardie storiche (Matisse, Picasso o Sironi), perché nell’opera dell’artista milanese s’intuisce sempre la freschezza dello sguardo contemporaneo, una tensione tra forme e concetto pienamente rispondente agli echi del contesto attuale.  

Le figure appaiono come sospese nello spazio e nel tempo, quasi sempre impegnate in muti dialoghi di coppia o di gruppo, tra paesaggi e orizzonti appena accennati. Questo tratto poetico si ritrova anche nelle sculture in terracotta, che Teoldi ha realizzato in particolare durante una residenza ad Albisola nel 2022 (presso lo Studio Ernan Design), e risuona nella scelta del titolo, dove “ESSERE UNO” si riferisce all'unità platonica delle due parti complementari, che nei lavori di Teoldi sembrano sempre cercarsi.  


La mostra si inserisce perfettamente nella direzione scientifica intrapresa negli ultimi anni dal Museo della Ceramica di Savona, che vede una costante attenzione ai materiali e alle tecniche artistiche e artigianali, nell’intento di favorire la conoscenza e la valorizzazione della cultura del saper fare. 

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