Si cerca, giustamente, di combattere la psicosi e le assurde catene social in cui si sprecano i messaggi d’allarme su questo o quel ponte, inventati di sana pianta, per cui per esempio da ieri una casalinga 37enne è indagata per procurato allarme.
Però che “la Liguria si sta abituando a una nuova normalità” questo no.
Non ditelo.
E noi non rassegniamoci.
Questa non è normalità.
Non è normale che crollino i ponti sulle autostrade.
Non è normale che le tasse e i pedaggi che paghiamo non bastino a garantire la sicurezza di chi si mette in auto.
Non è normale che le verifiche sui viadotti debba farle la Magistratura, quando altri, pubblici e privati, sono pagati profumatamente per effettuarle.