Dopo il caso dell’A26, chiusa in gran fretta e poi riaperta parzialmente, non si ferma il lavoro della Procura di Genova sulla sicurezza dei viadotti.
I fascicoli - al momento a carico di ignoti - in mano al sostituto procuratore Walter Cotugno conterrebbero contestazioni che fan paura: sui mancati interventi effettuati su cinque viadotti: Bisagno e Veilino (A12), Letimbro (A10), Fado e Pecetti (A26).
Il reato ipotizzato, “omissioni di lavori che provocano rovina”.
A questa contestazione il pm è arrivato dopo l’analisi dei periti della Procura che nei vari sopralluoghi hanno evidenziato come gli stessi presentino «pericoli imminenti e gravi di rovina» con elevata corrosione del cemento. «Non si tratta di rischio di crolli immediati - dichiara al Decimonono il procuratore capo Francesco Cozzi - ma di mancati interventi che potrebbero portare a cedimenti parziali o aperture di buche improvvise».