Contromano01 febbraio 2020 13:41

Care sardine, era proprio necessario?

Con tutta la simpatia che riserviamo a chi è riuscito a trascinare nelle piazze migliaia di persone sfiduciate e deluse, noi vi perdoniamo - o almeno tentiamo di farlo - quando nelle interviste TV non sapete davvero che pesci pigliare. Quando non avete risposte perché “non è compito vostro”, il che è vero, almeno in parte. Ma la foto con un sorridentissimo Luciano Benetton, quella facciamo più fatica a perdonarla

Care sardine, era proprio necessario?

Abbiamo letto il vostro post “Una foto non fa primavera” e lo riporteremo per intero alla fine delle nostre considerazioni, ma dobbiamo proprio chiedervelo: era davvero necessario prestarsi a una foto di gruppo con Luciano Benetton e Oliviero Toscani? 

Perfino il Fatto Quotidiano, che in voi ha rivisto il Movimento 5 Stelle delle origini e vi supporta in ogni modo oggi titola “Che scivolone”. 

E ha ragione il Fatto, perché è davvero uno scivolone rafforzare le teorie delle “sardine serve di Agnelli e De Benedetti”. 

Delle “sardine kelepakaSoros”.

Non c’era davvero, in Italia, un’altra startup meritevole, un altro luogo di aggregazione di speranze e intelletti, magari meno noto e meno ricco, da andare a trovare? 

Perché in questa foto ci sono meno persone dei 43 morti caduti e schiacciati dal Ponte Morandi sul Polcevera. 

Morti che noi non possiamo dimenticare.

E per onestà intellettuale, come scriviamo che siete molte quando siete molte, e che siete poche quando siete poche, sentiamo doveroso porvi questa domanda: era proprio necessario?

Di seguito la vostra excusatio molto petita.

“Una foto non fa primavera.
Ieri siamo andati a visitare Fabrica. Si tratta di un centro di formazione per giovani comunicatori creato da Oliviero Toscani e Luciano Benetton, che ospita ragazzi e ragazze da tutto il mondo mettendo a disposizione borse di studio e lavoro. Un centro di innovazione culturale fondato nel 1994 che ha sede in quella che è la prima opera dell'architetto Tadao Ando in Europa. Un luogo suggestivo dove i concetti di comunicazione, creatività e innovazione si intrecciano con temi delicati quali immigrazione, HIV e violenza di genere. Uno spazio creato appositamente per stimolare il pensiero alternativo e il rinnovamento culturale in un paese come l'Italia, spesso attaccato per la sua staticità. La visita è stata organizzata su invito di Oliviero Toscani per avviare un confronto con i ragazzi e ragionare su come innovazione e comunicazione politica possano dialogare e aiutarsi a vicenda. I protagonisti dell'incontro sono stati i ragazzi: è stata l'occasione per scoprire che vi sono alcuni temi politici che preoccupano molti giovani dall'India agli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna al Brasile, dall'Italia alla Francia. Alla fine dell'incontro è passato Luciano Benetton per salutare e ascoltare parte del dibattito. Quando i ragazzi ci hanno chiesto di fare una foto di gruppo ci è sembrata una richiesta legittima. Non abbiamo pensato che quella foto sarebbe stata strumentalizzata per associare le sardine ai poteri forti, alle concessioni autostradali, alle tematiche sociali e ambientali legate alla produzione industriale di abbigliamento nel mondo. Deluderemo chi ci ritiene in grado di riaprire la trattativa tra governo e Autostrade per l'Italia in sole quattro ore. Deluderemo chi pensa che incontrare dei ventenni interessati al legame tra creatività e tematiche politiche sia un endorsement a un modello di sviluppo che in tante occasioni ha dimostrato di essere non sostenibile. Ci dispiace per tutte le sardine che in queste ore hanno dovuto rispondere ad attacchi che nulla hanno a che vedere con lo spirito di questo incontro.

Mattia, Andrea, Giulia, Roberto"

LNS

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