La candidatura di Ferruccio Sansa a Presidente della Regione Liguria, ipotizzata tra gli altri Domenico Megu Chionetti della Comunità San Benedetto al Porto di Genova e sostenuta da donne e uomini del mondo della cultura, sarebbe una novità importante nella politica ligure e non solo.
Infatti Sansa non sarebbe semplicemente un candidato contro, alla Bonaccini per intenderci (contro la Lega, ma con politiche pericolosamente simili), ma un candidato per una Liguria diversa, alternativa sia a quella di Toti sia a quella del vecchio centrosinistra.
Il giornalista, autore col collega Marco Preve del libro cult "Il partito del cemento", ha mostrato gli interessi trasversali della cementificazione nella nostra regione, si è battuto per la sanità pubblica, ha criticato l'autonomia differenziata, ha denunciato le infiltrazioni mafiose, si è battuto per la difesa dell'ambiente e contro il carbone.
Da uomo libero.
E forse è questo che oggi frena molti: la sua indipendenza.
Una eventuale coalizione a suo sostegno non sarebbe la riproposizione del vecchio centrosinistra, ma qualcosa di nuovo e di diverso.
Con Sansa e con un programma davvero alternativo si potrebbe ribaltare un esito elettorale che oggi appare scontato.
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