Contromano13 maggio 2020 15:55

Benvenuta estate

Dapprima fu il plexiglass. Poi l’ideona di alcuni patron di stabilimenti balneari: visto che dobbiamo avere più spazio, dateci anche le spiagge libere. Poi gli steward in divisa incaricati di distanziare i bagnanti nelle suddette spiagge libere (per Savona e provincia ne bastano due, visto che le spiagge libere son due fazzoletti di terra alla foce dei torrenti)

Benvenuta estate

Infine, la genialata: spiagge libere a pagamento. 

Ma tutto ciò è nulla, se paragonato alle nuove linee guida sfornate dall’Inail (9.261 impiegati) nel documento “tecnico” per la balneazione: diciannove pagine, scaricabili QUI, dove la parte più esilarante riguarda l’attività di salvamento in mare. 

La raccomandazione è di “valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni) con le modalità riportate nelle linee guida. 

Se disponibile un DAE utilizzarlo seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica. 

Si raccomanda di indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI)”, quindi insomma la mascherina. 

Il che renderebbe in effetti particolarmente disagevole la respirazione bocca a bocca.

Insomma, meglio morire annegati che rischiare di contagiarsi, o di contagiare.

Poi chiedeteci perché ogni tanto ci vergogniamo di essere italiani.

LNS

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