News03 agosto 2020 09:26

Genova, mentre piove

Inevitabilmente oggi sarà la giornata del ponte. Ruota veloce il caleidoscopio di emozioni, sentimenti, opinioni, tra la ferita e la auspicata rinascita. Nessuno parla d’altro

Genova, mentre piove

Chi vuol fare festa e chi ricorda i suoi morti sepolti là sotto. 

Chi ha scavato con le mani in silenzio pregando di trovare superstiti e non cadaveri, e pensa che non ci sia proprio nulla da festeggiare. Come i Vigili del Fuoco della USB e il Sindacato Appartenenti Polizia. 

Chi si ostina a chiedere sobrietà, come Sergio Mattarella. 

Chi lancia il nuovo viadotto come simbolo di un’Italia pronta a rialzarsi, come il presidente del Consiglio. 

Chi sbraita tronfio sul “modello Genova” e si sente pronto a gestire non solo la Liguria ma anche Camera Senato e Quirinale. 

Chi chiede solo verità e giustizia, come il Comitato Parenti delle Vittime che non parteciperà all’inaugurazione, perché in questi due anni di sfilate sui loro morti se ne son viste già abbastanza. 

Chi chiede aiuto, come i comitati della Valpolcevera che fatica a rimettersi in piedi.

Chi spera che da oggi sia un po’ meno disumano doversi spostare in Liguria, e che l’economia della regione in grave affanno ne tragga qualche boccata di ossigeno. 

Apre tutti i giornali, il nuovo viadotto dal nome che si crede altisonante, quando sarebbe bastato “nuovo ponte di Genova”. 

Scegliamo il Decimonono, perché non ha mai smesso di seguire l’inchiesta su quel disastro che ha causato 43 morti e per il suo titolo di oggi: “Lo hanno fatto loro”. 

Nella foto di copertina non c’è Toti e non c’è neppure Bucci, che comunque ne avrebbe certo maggior diritto di lui. 

C’è un operaio. A seguire, i nomi di tutti quelli che lassù han lavorato per due anni, lockdown incluso.

Lo hanno fatto loro. 

Con buona pace dei politici ponentini che magari avrebbero voluto un altro titolo.

LNS

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