Scuola, consultori, medicina territoriale per poterci vivere con la propria famiglia; e collegamenti efficienti, stradali ma anche informatici, per poterci lavorare.
“Venendo qui ho visto stamattina tanti cartelli “Vendesi” sulle facciate di queste case ormai abbandonate e coperte di edera. Invece dobbiamo riportare le persone in questi paesi dove vogliono vivere, ma per questo bisogna creare delle condizioni e delle occasioni di lavoro.
Gli affitti sono bassi e tanti i terreni liberi dove potrebbero insediarsi attività produttive, ma servono i necessari collegamenti: il Sindaco di Urbe mi diceva poco fa che i lavori per la banda larga avrebbero dovuto iniziare due anni fa, ma di fatto non sono ancora iniziati.
Servono collegamenti stradali ma anche informatici di prima qualità.
Mancano gli ambulatori, la rete dei consultori è stata smantellata in tutta la Liguria e nei piccoli paesi ancora di più.
Le giovani coppie che vogliono avere un figlio devono avere a disposizione servizi, sanità, scuole, le persone devono poter essere sicure di chi si prenderà cura di loro.”
Rispetto per gli abitanti quindi, e rispetto per la natura e per la bellezza dei luoghi, magari col rilancio di un turismo consapevole.
Chiediamo al candidato giallorosso se i fondi europei, che troppo spesso si trasformano in occasioni perdute, non possano costituire una buona opportunità in questo senso.
“La Liguria - dichiara Sansa - è la penultima regione in Italia per i fondi di sviluppo rurale. E non è polemica politica ma si tratta di dati: siamo i penultimi, nonostante i Comuni avessero preparato i progetti anche con un certo esborso di denaro da parte loro. E questa è una responsabilità gravissima.
Qui a Sassello, solo per fare due esempi, non lo sa quasi nessuno ma c’è un quadro di Miró: non abbiamo potuto vederlo perché oggi il museo è chiuso. Sassello ha poi una grande tradizione dolciaria, i suoi amaretti sono conosciuti dappertutto.
Benissimo che i turisti vadano a Portofino e a Portovenere, ma non possiamo portare cinque milioni di persone l’anno solo in due paesi: quello è un turismo che va decongestionato, mentre la vera scommessa sarà portare turisti in ognuno degli oltre 200 Comuni liguri.
Tra cinque anni la nostra vittoria sarà dimostrare che abbiamo portato il turismo in ogni comune. La bellezza, la natura, la gastronomia sono la vera anima della Liguria, molto più dei tappeti rossi, molto più degli ombrellini.”
Ecco il video: