News18 giugno 2021 09:33

L’ASL2 incontra la Cub Sanità di Savona e provincia

L'incontro, che si è svolto in videoconferenza, ha riguardato l'obbligatorietà vaccinale e la farmacovigilanza

L’ASL2 incontra la Cub Sanità di Savona e provincia

Si è tenuta nella giornata di martedì 15 giugno una videoconferenza nel corso del quale i vertici della ASL n.  2 savonese hanno incontrato la CUB Sanità di Savona e Provincia, Organizzazione Sindacale che ha avuto  una improvvisa e sostenuta crescita degli iscritti nel momento in cui ha assunto, unica sul territorio, la  difesa delle ragioni dei lavoratori del comparto della sanità che non sono disponibili a sottoporsi alla  vaccinazione anticovid 19, nonostante la prospettiva di andare incontro alla sospensione dal lavoro e dalla  retribuzione prevista dal D.L. 44 del 1/4/21 successivamente convertito in legge.  

L’incontro, che aveva carattere conoscitivo, ha consentito alla CUB di esporre non solo le ragioni per cui  questa fetta di lavoratori del comparto sanitario non intende sottoporsi alla vaccinazione, ma anche di  evidenziare il rischio che correrà la sanità pubblica e privata nel momento in cui l’iter previsto dal D.L. 44  dovesse concludersi con una loro espulsione, oltretutto in un momento in cui tutti i lavoratori hanno il  sacrosanto diritto, dopo lunghi mesi di doppi turni e straordinari massacranti, di potersi godere un breve  periodo di ferie.  

La CUB Sanità, che ha premesso di non essere pregiudizialmente contraria alle vaccinazioni, tanto che ha aderito convintamente alla campagna internazionale “No Profit on Pandemic”, ha quindi illustrato le ragioni  per cui condivide le preoccupazioni dei lavoratori rispetto alla scarsa efficacia delle vaccinazioni in corso,  dimostrata dal fatto che nessuno potrà essere esentato dal continuare a seguire rigidamente le misure di  protezione individuali ed ambientali, ed alla loro intrinseca insicurezza per chi vi si sottopone rispetto i  rischi per la salute a breve ma soprattutto a lungo termine, così come confermato dal crescente aumento  delle segnalazioni di reazioni avverse, purtroppo a volte anche mortali.  

La Cub Sanità ha altresì sottolineato la necessità di una farmaco sorveglianza attiva, basata non solo sulle  segnalazioni degli utenti ma su una iniziativa puntuale della sanità pubblica.  

L’ASL dal canto suo ha rimarcato, tramite il Direttore Amministrativo dr.ssa Beatrice Boccia, il ruolo di  convinto sostegno alla campagna vaccinale da parte dell’azienda che però, nell’applicazione del D.L. 44, ha  un compito meramente esecutivo al quale non può ovviamente sottrarsi, nonostante le evidenti difficoltà  cui andrà incontro nell’organizzazione del lavoro e nel cercare di garantire i servizi affidatigli.  

La dr.ssa Boccia ha altresì ribadito che il compito di segnalare eventuali controindicazioni alla vaccinazione  per motivi di rischio individuali spetta esclusivamente al Medico di Medicina Generale, e che a questi  soggetti segnalati verrà data priorità nella ricollocazione in posti alternativi non a rischio di contatto col  pubblico.  

A conclusione dell’incontro è stata anche affrontata la questione di una possibile segnalazione dei  lavoratori della costrizione operata nei loro confronti dal D.L. 44, da raccogliere sui moduli del Consenso  Informato al momento della sua sottoscrizione, ipotesi respinta dalla Cub Sanità che ha sostenuto che il  problema posto dai lavoratori riguarda fondamentalmente i rischi reali cui verrebbero sottoposti  vaccinandosi e solo marginalmente quello della responsabilità penale e civile riguardo i possibili effetti  avversi. 

QUI la richiesta di audizione inoltrata alla Commissione salute e sicurezza della Regione Liguria.

comunicato stampa

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