News09 ottobre 2021 18:35

La piccola ammucchiata

Con l’ingresso di Francesco Versace nelle file del centrodestra (ma se n’era mai andato?) Angelo Schirru si assicura il voto di due tra i suoi competitor alla carica di sindaco. Altra cosa sarà assicurarsi il voto dei loro elettori

La piccola ammucchiata

Infatti, al di là dell’un per cento raccolto dalla lista Versace (poco più di 300 voti, praticamente i parenti) la maggior parte dei savonesi che al primo turno hanno votato per Luca Aschei (871) hanno voluto dare un voto in discontinuità con la giunta Caprioglio e i suoi litigiosi esponenti.

Hanno votato per Savona e non per la Loano di Angelone Vaccarezza o per l’Imperia dell’eterno Scajola: sarà difficile convincerli tutti ad andare a votare un Caprioglio bis.

Oggi in corso Italia c’era pure il sindaco di Genova Marco Bucci, accompagnato naturalmente dal presidente della Regione, per sostenere Angelo Schirru.

Difficilmente il sindaco - manager - Gran Sgomberatore aggiungerà qualcosa alla campagna elettorale invero piuttosto tristanzuola del centrodestra: d’altronde le guerre si combattono con gli eserciti che si hanno.

E quell’incredibile “Savona non tornare indietro” che campeggia sui cartelloni è davvero la miglior campagna elettorale per Marco Russo.

Savona è stata guidata fino ad oggi, per cinque lunghi anni, dal centrodestra e i suoi cittadini si son ritrovati orfani di tutto in una città traboccante di rumenta e maleodorante di piscio, comatosa dal punto di vista della cultura, in cui ogni singolo quartiere è stato crocefisso al suo destino: chi l’abbandono e la desertificazione, chi la movida sfrenata e illegale, chi addirittura in procinto di ospitare una discarica a cielo aperto dove dovrebbero esserci sport e giovani.

Questo è stato il governo della destra.

Questo sarebbe, davvero, tornare indietro.

LNS

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