News26 maggio 2022 11:36

L'Ottetto dei Berliner Philharmoniker chiude la stagione dell'associazione Rossini

Appuntamento a Savona lunedì 30 maggio alle 18 nella Chiesa di Sant'Andrea in Piazza Consoli

L'Ottetto dei Berliner Philharmoniker chiude la stagione dell'associazione Rossini

Dopo lo straordinario concerto del settembre 2020, ritornano i musicisti dei Berliner Philharmoniker che lunedì 30 maggio alle ore 18, nella Chiesa di S. Andrea (Piazza Consoli) inizieranno a Savona la loro breve tournée italiana che li porterà poi a Torino, Mantova e Lucca. 

Della prestigiosa orchestra berlinese fanno parte il violinista Simone Bernardini, di origine finalese, grande amico dell'Associazione Rossini e già tre volte protagonista nelle sue stagioni concertistiche; il secondo violino, il cileno Alfredo Parra, il finlandese Janne Saksala, primo contrabbasso dell'orchestra berlinese e la violista franco-tedesca Béatrice Muthelet, già membro dei Berliner e attualmente prima viola della Mahler Chamber Orchestra.

Ci saranno poi il cornista francese Bertrand Chatenet, primo corno dei prestigiosi Münchner Philharmoniker e tre ex membri dell'Accademia Karajan dei Berliner Philharmoniker: la clarinettista tedesca Liana Lessmann, primo clarinetto dei Düsseldorfer Symphoniker; il fagottista giapponese Kenichi Furuya e la violoncellista svizzera, di origine asiatica, Sayaka Selina, primo violoncello degli Hamburger Symphoniker. 

Eseguiranno l'ottetto in fa maggiore per fiati e archi, D. 803 di Franz Schubert, composto a Vienna nel febbraio 1824 su commissione del conte Troyer, clarinettista dilettante, che aveva imposto come modello il Settimino di Beethoven e considerato un componimento di indubbia freschezza melodica e di immediata acquisizione di ascolto per la brillante varietà armonica e ritmica della sua struttura. 

Franz Schubert Ottetto (per fiati e archi, in fa maggiore, D. 803)

Commissionato dal conte Troyer, clarinettista dilettante, intendente dell'arciduca Rodolfo, questo famoso ottetto fu composto, nel febbraio del 1824, per un organico di 5 strumenti ad arco, compreso il contrabbasso, e 3 a fiato. Se è vero che l'Ottetto nacque con la condizione singolare di dover somigliare nelle sue linee fondamentali al conosciutissimo Settimino di Beethoven (apprezzato ed eseguito da una fitta schiera di esecutori ed ascoltatori per il suo linguaggio comprensibile e frizzante), ciò nonostante l'impronta schubertiana si mostra chiara e precisa. Comunica malinconici abbandoni e spensieratezze lontane, temi tipici delle opere più impegnate e di sofferta ricerca.

Il fascino di questa composizione, formalmente assai definita, sta nel semplice gusto popolare che vi aleggia, pervaso da atmosfere campestri, festive e confidenziali. La sintesi di elementi più o meno colti inseriti in una struttura che ricorda il Divertimento di stile settecentesco, si esprime nell'elevato numero di tempi e nella successione, identica a quella scelta da Beethoven.

Dapprima l'Allegro, introdotto da un breve Adagio, quindi un Adagio in si bemolle maggiore dalla soave contabilità ed un Allegro vivace in forma di Scherzo, dal ritmo spigliato. Seguono un Andante che snoda sette variazioni sopra un tema tratto da Schubert dal proprio Singspiel comico Die Freunde von Salamanka, seguito ancora da un semplice Menuetto - Allegretto, e concluso dal più complesso finale Allegro preceduto anch'esso da una sezione Andante molto dal tono misterioso. Una breve ripresa annuncia la chiusa Allegro molto.

Ottetto dei Berliner Philharmoniker

Liana Lessmann, clarinetto 

Nata a Mülheim (Colonia) ha iniziato gli studi nella sua città, li ha proseguiti a Lubecca con Sabine Meyer e nel 2018 si è laureata con il massimo dei voti. Già membro dell'Accademia Karajan dei Berliner Philharmoniker attualmente  è primo clarinetto dei Düsseldorfer Symphoniker.

Kenichi Furuya, fagotto 

Giapponese di Osaka inizia lo studio del fagotto a 9 anni proseguendo poi alla Tokyo University of Arts e  alla Hanns Eisler Hochschule di Berlino. E' stato membro dell'Accademia Karajan dei Berliner Philharmoniker.

Bertrand Chatenet, corno

Francese, ha studiato a Parigi, Stoccarda e Berlino. Già membro di prestigiose orchestre europee: Staatskapelle  Dresda, London Symphony Orchestra e primo corno della Staatskapelle di Berlino diretta da Daniel Barenboim,, attualmente è primo corno dei Münchner Philharmoniker.

Simon Bernardini, primo violino

Nato a Torino da padre finalese è stato primo violino dell'Orchestre National de Lyon e  dell'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano prima di diventare membro permanente dei Berliner Philharmoniker nel 2002. Musicista da camera e direttore d'orchestra, tiene corsi di perfezionamento in numerosi festival internazionali.

Álvaro Parra, secondo violino

Cileno, cresciuto in una famiglia di musicisti, ha studiato presso l'Accademia Hanns Eisler di Berlino. 

Già membro della Deutschen Symphonieorchester di Berlino e borsista dell'Accademia Karajan, dal 2013 fa parte della sezione violini primi dei Berliner Philharmoniker 

Béatrice Muthelet, viola

Artista franco-tedesca trascorre la sua infanzia a Düsseldorf, dove inizia a suonare il violino a sette anni. 

A diciannove decide di dedicarsi alla viola, a ventidue entra alla Karajan Akademie e poi nei Berliner Philharmoniker. È tra i membri fondatori dell’Orchestra del Festival di Lucerna, attualmente è prima viola della  Mahler Chamber Orchestra. 

Sayaka Selina, violoncello 

Nata a Zurigo, ha iniziato a suonare il violoncello all'età di 6 anni e a 15 anni, è stata ammessa alla Hochschule für Musik di Basilea, dove si è laureata con lode nel 2011. Già membro dell'Accademia Karajan dei Berliner Philharmoniker è attualmente primo violoncello degli Hamburger Symphoniker.

Janne Saksala, contrabbasso 

Finlandese di Helsinki ha iniziato gli studi di contrabbasso presso la scuola di musica della sua città, proseguendo poi alla Berlin Hochschule der Künste. Collabora regolarmente con compositori contemporanei ed ha presentato in anteprima molti nuovi lavori. Membro dei Berliner Philharmoniker dal 1994 ricopre il ruolo di primo contrabbasso. 

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