"Sulla vertenza Sanac stiamo assistendo a un grande paradosso: un’azienda controllata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che è sana e produce utili, ma che si ritrova da anni in Amministrazione Straordinaria, senza la possibilità di fare investimenti, a causa di un’altra partecipata dello Stato, Acciaierie d’Italia (ex Ilva), che da oltre un anno non invia più ordini (rappresentando il 60% del fatturato di Sanac) e nel frattempo ha maturato un debito di 23 milioni."
Così il Consigliere Regionale PD Roberto Arboscello e il Senatore PD Lorenzo Basso, che proseguono:
"A farne le spese soprattutto i lavoratori che si ritrovano quindi in cassa integrazione e con riduzione del reddito, nonostante lo stato di salute buono dell’azienda.
Siamo al fianco degli 80 lavoratori dello stabilimento di Vado che questa mattina hanno indetto uno sciopero e chiedono con forza un intervento delle istituzioni locali per organizzare un incontro urgente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’ex Ministero dello Sviluppo Economico.
Per l’obiettivo è necessaria unità di intenti. Chiediamo a Regione Liguria di occuparsi di una partita importante per il nostro territorio. Fino ad oggi, nonostante siano cambiati diversi governi, l’atteggiamento della Giunta Toti sul tema è stato solo di passivo immobilismo."
Al presidio anche i Cinquestelle Roberto Traversi e Luca Pirondini, insieme alla consigliera comunale di Albisola Superiore Stefania Scarone.
“Abbiamo raggiunto il presidio dei lavoratori dello stabilimento Sanac di Vado Ligure, che giustamente vogliono sensibilizzare la politica locale e regionale sul loro futuro occupazionale. Lavoratori che a oggi non hanno un futuro: crediamo si debbano dare loro risposte certe e immediate”.
Così i portavoce del M5S alla Camera e al Senato, Roberto Traversi e Luca Pirondini.
La consigliera comunale di Albisola Superiore Stefania Scarone dichiara: “Come portavoce pentastellata in Comune, darò il via a un iter all'interno dell’Aula al fine di coinvolgere le istituzioni locali e rendere il più possibile trasparente una vicenda che necessita della massima attenzione politica”.
“Avvieremo un tavolo al Ministero e depositeremo a breve un'interrogazione al ministro competente. Le istituzioni battano un colpo e si mettano al lavoro sulle vere esigenze del Paese, anziché rinverdire gli slogan politici. Ricordiamo alla destra che la campagna elettorale è finita ed è ora di pensare ai problemi reali dei cittadini. E il lavoro è fra le priorità”, concludono Traversi e Pirondini.