"Apprendiamo dalla stampa che slittano i tempi per la realizzazione del nuovo casello, a causa della richiesta di integrazioni al progetto da parte del Ministero dell’Ambiente; integrazioni riferite a diversi fattori: suolo, rumore, atmosfera, popolazione e salute umana, paesaggio". Così Vivere Vado, che prosegue:
"Il nostro Sindaco dice di non capire “il senso di questa ulteriore richiesta” che, allungando i tempi, “crea un danno all’economia e alla comunità”.
Vivere Vado è invece convinta che le richieste di integrazioni, chiarimenti, approfondimenti, elaborate dopo attento esame dai tecnici preposti alla valutazione d’impatto, vadano nella direzione di bilanciare costi e benefici, non solo economici, al fine di ridurre gli effetti negativi sul territorio, e i danni alla collettività.
Non si tratta di impigli burocratici, come si tende a far credere, ma misure imposte dalla legge per interventi a così alto impatto ambientale.
Alleghiamo qui le integrazioni richieste dal Ministero, con una nostra prima evidenziazione dei passaggi chiave.
Se il Sindaco avesse letto il documento avrebbe evitato anche questa volta di parlare senza cognizione di causa privilegiando la propaganda rispetto al merito che, anche in questo caso, attiene alla difesa dei diritti della comunità.
Vivere Vado ricorda inoltre che, se il casello è necessario, è altrettanto necessario riflettere sul fatto che l’autostrada non è in grado di reggere un ulteriore aumento di traffico pesante, così come la linea ferroviaria fatica già ad assorbire l’incremento dei treni merci prodotto dal traffico portuale.
I nodi verranno via via al pettine, e a qualcuno toccherà sbrogliarli".
comunicato stampa
