Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling promosso da associazioni di committenti e call center.
"Una foglia di fico inutile! Già in passato si erano provati codici di condotta, ma si dimostrarono insignificanti e non servirono a nulla" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
"Il punto è che il codice di condotta è superfluo per i call center rispettosi della legge, visto che già la rispettano, mentre serve a ben poco per chi viola sistematicamente le leggi e resta impunito" prosegue Dona.
"Ecco perché urge una modifica della legge che preveda indennizzi automatici per i consumatori molestati e che stabilisca che la chiamata a casa degli iscritti al Registro delle opposizioni sia considerata una pratica commerciale scorretta, sanzionabile anche dall'Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni" prosegue Dona.