News28 aprile 2023 12:03

Il lavoro e la morte

Quattro vittime al giorno, senza contare i morti per malattie professionali (oltre seimila all'anno in Italia): stamattina sul Priamar l'iniziativa della Cgil savonese per la Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro e per le vittime dell'amianto ha coinvolto anche le scuole. "Salute e sicurezza sul lavoro non sono un costo, ma diritti inviolabili. E smettiamola di chiamarli incidenti"

Il lavoro e la morte


Il 28 aprile si celebrano due ricorrenze: la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e la Giornata Mondiale delle vittime dell’amianto.

Le vittime da amianto in Italia sono circa 4400 ogni anno, come ha stimato l’Istituto superiore di sanità prendendo in esame il periodo 2010-2016.

Quattro morti ogni giorno in Italia per incidenti nei luoghi di lavoro, oltre 1200 morti ogni anno, mentre i morti per malattie professionali sono oltre 6mila ogni anno in Italia, di cui oltre 4mila solo per esposizione all’amianto.

Questa mattina la Cgil di Savona ha organizzato un’iniziativa pubblica presso la Sala della Sibilla nella Fortezza del Priamar a Savona: “Non merito di morire sul lavoro”.

Ad aprire il convegno è stato il sindaco di Savona Marco Russo che ha portato i suoi saluti ricordando Stefano Macciò, il lavoratore di TPL Linea morto nel deposito di Legino in febbraio, per poi lasciare spazio alla relazione introduttiva del segretario generale di Cgil Savona Andrea Pasa, che ha sottolineato il quadro allarmante e non più accettabile relativo ai morti sul lavoro: “Ci troviamo di fronte ad una situazione che, giorno dopo giorno, diventa sempre più intollerabile e indegna per un Paese civile” – ha dichiarato Pasa.

“Occorre un deciso cambio di rotta, e per questo chiediamo con forza al governo che la salute e la sicurezza vengano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale.

Trovare soluzioni non è solo denunciare ma coinvolgere, con la formazione, l'informazione e la prevenzione, i lavoratori di domani: formare e informare per prevenire. E lo faremo dal prossimo anno scolastico negli istituti savonesi, grazie a un accordo con la Prefettura".

"Necessario poi combattere il precariato, perché lavoro significa anche valore. Valoredella persona che lavora. ”

Tra le richieste sindacali, maggiori controlli con più personale per Inail, Inps, Asl, Ispettorato e vigili del fuoco, ma anche più formazione.

Sulla scorta dei dati Inail relativi alla provincia di Savona, tra il 2017 e il 2022 sono state 80 le vittime sul lavoro, di cui 42 infortuni mortali. Nel 2022 le denunce di infortunio sono state 4.904 (il dato più alto dal 2012) con un aumento del 32,6% sull’anno precedente.

Gli infortuni mortali protocollati dall’Inail tra gennaio e febbraio di quest’anno sono già due.

“Ciò che manca è la consapevolezza che la salute e la sicurezza delle persone non sono un costo ma diritti inviolabili” – ha proseguito Pasa.

Le malattie professionali nel 2022 sono aumentate del 63,5% sul 2021 e secondo l’elaborazione dei dati, i morti in conseguenza di malattie professionali erano già 7 contro i 5 del 2021.

All’iniziativa era presente anche Alessandra Marchetti, delegata sindacale della Fp Cgil Savona e dipendente dell’Asl 2 che ha ricordato come lavoratori di comparti essenziali (Vigili del fuoco e forze dell'ordine) non abbiano copertura Inail e ha ideato un lavoro teatrale insieme all’attore Fabrizio Coniglio, che stamattina ha interpretato intensamente due momenti tragici, dando voce ai sopravvissuti: un superstite del disastro di Marcinelle dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier in Belgio, dove un incendio provocò la morte di 262 persone tra cui 136 emigranti italiani, e l'unico sopravvissuto all'esplosione nella ThyssenKrupp di Torino, che il 6 dicembre 2007 uccise sette lavoratori alcuni dei quali morirono dopo settimane di agonia.

Il convegno ha visto la partecipazione di alcune scuole del savonese, con gli studenti della 5 C dell'Istituto Mazzini - Da Vinci che hanno presentato una ricerca sulla salute e sulla sicurezza delle donne nei luoghi di lavoro .

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate alla Segretaria Nazionale di Cgil Francesca Re David, che ha sottolineato come la sicurezza sia direttamente proporzionale alla dignità e ai diritti di tutte e tutti."Con la tecnologia attuale non è possibile morire nello stesso modo in cui si moriva cinquant'anni fa: smettiamola di chiamarli incidenti".

In questi anni la Cgil savonese ha stipulato diversi accordi con la Prefettura che hanno prodotto a fine 2022 il protocollo sullo stress termico e una bozza di accordo per iniziare ad effettuare col nuovo anno scolastico formazione e informazione all’interno delle scuole superiori di Savona: le basi per intraprendere un percorso rivolto ai giovani che saranno i lavoratori di domani.

 

I numeri

Nel Nord-Ovest si sono riscontrati 28 morti contro i 23 del 1° bimestre 2022 (+21,7%): di seguito il dettaglio.
Liguria: 3 morti (1 nel 2022) = +200%
Piemonte: 13 morti (4) = +225%
Lombardia: 12 morti (18) = -33,3%
Val d’Aosta: 0 morti (0) = 0

Nella provincia di Savona tra il 2017 ed il 2022 sono state 80 le vittime del lavoro, ripartite in 42 per infortuni mortali e 38 malattie professionali contratte lavorando.
Alle 24.971 denunce di infortunio (347 al mese di media) si devono infatti aggiungere le 673 denunce di malattia professionale, troppo spesso messe in secondo piano.

Nel 2022 le denunce di infortunio sono state 4.904 (il dato più alto dal 2012) con aumento sull’anno precedente del 32,6%, il più contenuto tra le province liguri che vede la media regionale in aumento del 62,4% sul 2021.

L’incidenza delle denunce Covid correlate è stata pari al 27,5% quasi tripla rispetto al 2021; Savona rappresenta nel 2022 il 17,4% di tutte le denunce di infortunio della Liguria.

Gli infortuni mortali sono stati 4 (nessuno per Covid) contro i 9 del 2021; nel 1° bimestre 2023 le denunce sono state 470 in calo del 51% sul corrispondente periodo dell’anno precedente durante il quale però le denunce per Covid (417 su 959) incidevano per il 43,5%.

Gli infortuni mortali protocollati dall’INAIL tra gennaio e febbraio 2023 sono già 2 (un maschio ed una femmina, quest’ultima durante un infortunio in itinere, entrambi italiani) contro uno solo del gennaio-febbraio 2021.

Le malattie professionali nel 2022 sono state 139 in aumento del 63,5% sul 2021 e secondo i dati INAIL al 31 ottobre 2022 (il dato definitivo verrà reso noto solo nel corso del 2023) i morti in conseguenza di malattie professionali erano già 7 contro i 5 del 2021; i morti per patologie asbesto-correlate sono stati 26 sui 38 del periodo 2017-2022 (68,4%), ma un solo caso su 38, uno solo in sei anni, vede come vittima un lavoratore straniero.

In provincia di Savona gli stranieri assunti nel 2022 sono stati 9.837 su 38.430 - cioè il 25,6%, più di uno su quattro - ma poi, misteriosamente, negli infortuni denunciati l’incidenza degli stranieri scende al 15,6% e nelle malattie professionali al 2,7%.



G.S.

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