News07 luglio 2023 12:18

Vivere Vado: "No al rigassificatore"

"Il problema delle servitù non deve essere affrontato di volta in volta senza valutarne il cumulo: bisogna avere consapevolezza del quadro complessivo"

Vivere Vado: "No al rigassificatore"

"Se si tratta di analizzare l’ipotesi a sé stante, con un sì o con un no, la nostra risposta è un no secco.  Perché Vado è già troppo penalizzata dalle troppe presenze che mettono a rischio la sicurezza dei  cittadini, e il rigassificatore ha un impatto così alto che Toti lo ha proposto mettendo subito  l’accento sulle importanti compensazioni economiche che il territorio ospitante potrà ottenere - compensazioni peraltro previste dalla legge" dichiarano da Vivere Vado.

"Posto così il problema, come piace a Toti e al nostro Sindaco,  

DIREMO SEMPRE NO A PRESCINDERE,  

anche a costo di passare per quel “Partito del no”  

col quale non abbiamo mai avuto niente a che spartire".  

"Siamo convinti - proseguono dal gruppo - che una qualsiasi nuova servitù, in una cittadina di 8000 abitanti, non sia  compatibile con la presenza di:  

- due discariche a servizio sovralocale  

- due stabilimenti RIR (Rischio Incidente Rilevante)  

- una piattaforma container a stretto contatto con l’abitato  

- una linea ferroviaria che attraversa il centro cittadino  

- un cantiere per la costruzione di cassoni a servizio del porto  

- container disseminati ovunque  

- aree destinate alla cementificazione come parcheggio camion".

"Ricordiamoci che, finché sarà in sella l’Amministrazione Giuliano, potremo subire anche progetti  al momento in stand by:  

- un deposito GNL (impianto RIR)  

- un rigassificatore  

- un deposito di prodotti chimici  

- un impianto bitume  

Ricordiamoci che la piattaforma portuale è diventata via via totalmente interrata sia per il  colpevole silenzio del Sindaco, sia perché la procedura di VIA ha valutato le varianti di volta in  volta, e alla fine ha dato l’assenso all’interramento totale con la motivazione che “l’acqua non  circolava già prima”."

"Ricordiamoci che l’ampliamento delle discariche è stato deciso (dal Sindaco - probabilmente per accreditarsi nei confronti di chi conta) con la motivazione che, siccome la discarica c’è, è assurdo imbrattare altri siti.  

Allo stesso modo, siccome il porto c’è, facciamo qui i cassoni, mettiamo qui il deposito di GNL, il  rigassificatore, ecc. ecc".  

 

"Ai vadesi serve mettere punto e a capo. 

Serve liberarsi da amministratori come i nostri, perseguibili moralmente perché antepongono all’interesse pubblico la pervicace volontà di gestire il territorio come proprietà privata.  Con diversi amministratori, lungimiranti custodi del territorio, la decisione circa nuovi impatti  potrà essere presa a due condizioni irrinunciabili:  

- che non sia assunta da poche persone nel chiuso delle stanze, ma da un reale confronto pubblico 

- che non sia deliberata sulla carta straccia dei soliti accordi inesigibili.  

Per tornare al caso rigassificatore, siamo convinti che la comunità vadese potrà dare o no il proprio  consenso se sarà informata delle necessità di salute e sicurezza, fino ad oggi rimaste indietro e non  più procrastinabili.  

Su questi temi organizzeremo a breve un’occasione pubblica per informare i concittadini" concludono da Vivere Vado. 

comunicato stampa

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