“C’è un’altra possibilità di relazione al di fuori della legge della giungla, delle prede e dei cacciatori?” è la domanda posta dal film documentario di Stella Acerno “RiconoscerSI. La società sostenibile e noi” che verrà presentato sabato 2 dicembre alle ore 18.00 presso la sala Arecco del Comune di Celle Ligure, in via Avogadro 20. L’ingresso è libero.
Dopo i saluti e l’introduzione del Sindaco di Celle Ligure Caterina Mordeglia, Stella Acerno, referente stampa e comunicazione di Amnesty International Liguria indicherà le tematiche del documentario, che si ispira al volume da lei curato L’in-sicurezza della società sostenibile, pubblicato dalla Genova University Press, con il patrocinio di Amnesty International Italia.
“In prossimità della ricorrenza del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – ha sottolineato la responsabile di Amnesty International Liguria Francesca Bisiani – vale ricordare che l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, a cui fa riferimento il documentario di Stella Acerno, è inequivocabilmente ancorata ai diritti umani, in quanto esplicitamente “fondata sulla Carta delle Nazioni Unite, la Dichiarazione universale dei diritti umani e altri trattati e strumenti, tra cui la Dichiarazione sul diritto allo sviluppo””.
In “RiconoscerSi. La società sostenibile e noi” è l’ex Presidente di Amnesty International Italia a precisare: “Se confrontiamo la Dichiarazione Universale del 1948 con quanto sta succedendo nel millennio, osserviamo un progressivo allontanarsi di quell’ideale da raggiungersi” ha dichiarato Emanuele Russo. “Da vent’anni a questa parte il numero di autocrazie nel mondo è andato aumentando. E per la maggioranza dei governi i diritti umani oggi sono da limitare il più possibile.” Da oltre 10 anni si evidenzia come “il sistema dei Paesi democratici tout court sia in caduta libera e ci sta facendo sostanzialmente uscire dall’età dei diritti”.
Le immagini del documentario raccontano le criticità del mondo contemporaneo. A fronte di una scenario dominato da conflitti sociali, guerre, paura e insicurezza globale, si registra un dato positivo: milioni di cittadini nel mondo, definiti dai sociologi creativi culturali, “si riconoscono” in un nuovo paradigma di valori coerente con i principi di sostenibilità ambientale, economia etica, solidarietà, giustizia sociale e crescita personale. In ambito scientifico inoltre sono state validate attività e pratiche per lo sviluppo della consapevolezza individuale e globale, utili per arginare l’aumento del disagio sociale e la violenza di genere. Itinerari semplici ed efficaci che ci invitano ad interrogarci sul carattere delle nostre relazioni interpersonali, per renderle costruttive ed efficaci. Progetti educativi sono sempre più diffusi nel mondo della scuola: 99.379 sono le persone coinvolte nei percorsi di educazione e formazione ai diritti umani con Amnesty International, soggetto accreditato per la formazione dei docenti.
Il lungometraggio è prodotto dal Centro per l’Educazione ai Diritti Umani Odv. Presenta gli interventi di: Ilvo Diamanti (sociologo, Presidente dell’Istituto Demos&PI); Nitamo Montecucco (ricercatore in neuroscienze, Università la Sapienza, presidente del Villaggio Globale di bagni di Lucca); Emanuela Patella (CELSO Istituto di Studi Orientali di Genova) e inoltre mostra le opere dello scultore di Celle Ligure Giovanni Servettaz. Si avvale infine dell’interpretazione di Pino Petruzzelli, regista e drammaturgo, attore del Teatro Nazionale di Genova e Direttore Artistico di LIGURIA DELLE ARTI.











