Si riapre lo scenario delle “bombe di Savona”. Alla vigilia del 50° anniversario degli attentati savonesi, la Gazzetta dello Sport, nel suo fortunato allegato dedicato alla “Storia dei grandi misteri d’Italia” pubblica un libro dedicato a una vicenda senza soluzione ormai da mezzo secolo, ma che ora può finalmente uscire dal cono d’ombra della “storia di paese” per assumere dignità e importanza nazionale: la serie di dodici esplosioni che dal 30 aprile del ’74 al 26 maggio del ’75 sconvolsero Savona e il suo circondario, con il tragico epilogo di due morti e numerosi feriti e sinistrati.
In 160 pagine assai dense il testo, oltre a ripercorrere analiticamente fatti noti e meno noti della vicenda, esplora – almeno a giudicare dai “rumors” provenienti dalla RCS - alcune piste finora mai analizzate e porta per la prima volta alla ribalta l’Ufficio Affari Riservati dell’onnipotente e misterioso Federico Umberto D’Amato, il SID di Gianadelio Maletti (di cui si prevedono alcune dichiarazioni finora inedite) e il ruolo palese e occulto di Paolo Emilio Taviani, senza dimenticare Gigliola Guerinoni e molto altro ancora. Fino ad arrivare, sempre secondo le indiscrezioni milanesi, al nome di colui che sarebbe stato implicato nell’esplosione che portò alla morte di Fanny Dallari.
Il libro di Massimo Macciò sarà in edicola mercoledì 6 dicembre, in allegato con un lieve sovraprezzo alla Gazzetta dello Sport.












