Ritenuto che sia d’interesse pubblico la divulgazione di informazioni riguardanti la
commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione, fatta salva la presunzione
d’innocenza in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della Convenzione europea dei Diritti
dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea - delle persone
sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni
fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede;
visti e applicati i principi di cui all’art. 5 del d.lgv. n. 106/06;
il procuratore della Repubblica della Spezia f.f. Antonio Patrono comunica che:
nell’ambito di un procedimento in fase di indagini preliminari, nelle prime ore della mattinata
odierna militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di La Spezia hanno
eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari ed un decreto di sequestro
preventivo emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di La Spezia nei
confronti di dieci persone.
Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di La Spezia, svolte in coordinamento
con indagini collegate della Procura della Repubblica di Genova e condotte dai militari del
Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, hanno permesso di
ipotizzare, sulla base di gravi indizi di colpevolezza, i reati di corruzione e di turbata libertà
degli incanti per i quali sono stati applicati gli arresti domiciliari a Matteo Cozzani (ex sindaco
di Portovenere e capo di Gabinetto del presidente della Regione Liguria), al fratello Filippo
Cozzani (imprenditore attivo nel settore della segnaletica stradale e della vendita di bevande
all'ingresso) ed ai fratelli Raffaele e Mirko Paletti (noti imprenditori milanesi, amministratori
di società che operano anche nel Comune di Portovenere).
Sono stati, poi, colpiti dalla misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare professioni,
imprese od uffici direttivi delle persone giuridiche che svolgono attività d’impresa altri sei
imprenditori, tra i quali Francesco Fiorino (legale rappresentante della Europa Park S.r.l.,
società interamente partecipata dalla Camera di Commercio di La Spezia, e nuovo membro
del Cda di ATC), Giovanni Olcese e Ivan Pitto (imprenditori attivi nel settore pubblicitario),
Saverio Cecchi (presidente di Confindustria Nautica a Genova e legale rappresentante della
società I Saloni Nautici S.r.l.) Alessandro Campagna (direttore commerciale del Salone
Nautico) e Massimo Gianello (legale rappresentante del Comitato delle Borgate del Palio
del Golfo della Spezia e della società partecipata dal Comune di Lerici denominata Sviluppo
Turistico Lerici S.r.l.).
Nello specifico, l’indagine riguarda fatti avvenuti nel periodo compreso tra il 2022 ed il
2024, allorché l’ex sindaco, forte della sua carica nel Comune di Portovenere e del suo
ruolo in Regione Liguria, avrebbe agevolato in vario modo gli imprenditori coinvolti in cambio
di favori consistiti nel far sì che i medesimi commissionassero lavori o forniture alle imprese
della sua famiglia, rappresentate legalmente dal fratello Filippo Cozzani ma gestite, di fatto,
anche da lui. Alcuni degli imprenditori coinvolti, in cambio dei suoi favori, avrebbero inoltre
effettuato finanziamenti per il partito politico di cui Matteo Cozzani era esponente, nonché
offerto in numerose occasioni ospitalità alberghiera gratuita a lui e ad altre persone da lui
indicate.
Tra gli episodi contestati all’ex sindaco di Portovenere a titolo di “favori” agli imprenditori
coinvolti si segnala il bando di gara per la valorizzazione, mediante concessione,
dell’immobile sede della ex scuola dell’infanzia “Michela Ravecca" di Portovenere,
adiacente al Grand Hotel di proprietà della famiglia Paletti, fatto redigere dall'altera sindaco
in modo da avvantaggiare i Paletti attraverso l’inserimento nel bando di un requisito
restrittivo che solo loro potevano soddisfare, ovvero la disponibilità di un ampio locale ad
uso palestra ubicato nel centro di Portovenere.
Sono state contestate anche varie condotte dell’ex sindaco volte ad agevolare la
realizzazione di uno stabilimento balneare sull’isola Palmaria da parte dei medesimi
imprenditori milanesi, mediante forte interessamento personale e attività amministrativa ad
hoc (es. delibera di Giunta di rinuncia alla prelazione sull’area da parte del Parco, delibera
di Giunta che, facendo ricorso ai cd. "margini di flessibilità” permette la realizzazione dei
lavori, ivi incluse piscine, con semplice permesso di costruire convenzionato, evitando
procedure più complesse e partecipate, ecc.).
Sono stati altresì contestati episodi di abuso d’ufficio e falsi.
Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza di misure cautelari, la Guardia di Finanza
sta dando esecuzione a perquisizioni delegate a Genova, Milano, La Spezia e Portovenere
e al sequestro preventivo di circa 215.000 euro, considerati profitto dei reati commessi.
Alle indagini hanno anche collaborate, per la parte di loro competenza, i Carabinieri del
Nucleo Forestale di La Spezia, che stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo
di due immobili di Portovenere, ovvero l’edificio della ex scuola dell’infanzia “Michela
Ravecca" ed il cantiere sito nell'area dell’ex cava Carlo Alberto ubicata sull’isola Palmaria.