News07 maggio 2024 17:44

Inchiesta Toti, dall’opposizione si alza un coro: dimissioni

“Oggi si deve chiudere la stagione del centrodestra: quanto emerso è di una gravità estrema. Elezioni nel più breve tempo possibile”

Inchiesta Toti, dall’opposizione si alza un coro: dimissioni

“Quanto emerso dalle indagini dell’inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volta solo alla gestione e alla spartizione del potere. La magistratura farà il suo corso rispetto alle singole responsabilità penali, oggi però si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni.  
 
In questi anni il Partito Democratico a tutti i livelli ha denunciato i danni e le conseguenze che questa gestione della politica ha causato alla sanità, al lavoro, alle infrastrutture, ai servizi sociali. Certe politiche clientelari hanno minato un'economia basilare per la Liguria.

Quanto emerge evidenzia come porto, supermercati siano stati trasformati in centri di pratiche e comportamenti torbidi, l’altra faccia di campagne di comunicazione di una feroce arroganza politica. Difficile oggi non pensare che dal disastro della sanità ligure a quello della scuola siano frutto di un disegno che voleva consegnare la Liguria a singoli segmenti del mercato e del profitto. Lo abbiamo ripetuto tante volte passando per il fronte del no, ma che era solo il fronte del fare le scelte giuste, coinvolgendo i cittadini e favorendo la partecipazione. Lontano da quelle logiche commissariali con la messa all’angolo costante dell’opposizione e della democrazia.

La poca distanza dalle scadenze elettorali sollecitano una mobilitazione civica: in nome della moralità della politica e di un’idea di Liguria diversa.
La giustizia farà il suo corso. Ora, però, serve un cambio di passo. La Liguria ha bisogno di guardare al futuro e avviare un processo di rigenerazione". Così il PD ligure.


“In base alle notizie apprese dalla stampa nazionale e locale, il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede le dimissioni della Giunta regionale ligure. In tutti questi anni abbiamo più volte segnalato e denunciato, anche con esposti, diverse operazioni quantomeno discutibili. L’operazione delle Colonie Bergamasche, ad esempio, o la vendita dell’ex ospedale di Santa Margherita, oltre alle centinaia di attività inerenti a determinate “sponsorizzazioni” e utilizzo di fondi pubblici. Le notizie odierne certamente non fanno bene alla nostra regione viste le innumerevoli criticità ancora irrisolte. Tuttavia, di fronte alla gravità delle accuse, non possiamo che chiedere che l’esecutivo faccia un passo di lato”. Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi con il collega di Gruppo Paolo Ugolini.

 

"Apprendiamo dal comunicato della Procura della Repubblica dell’applicazione di misure cautelari nei confronti del presidente Giovanni Toti, di Paolo Emilio Signorini e altri imprenditori e personalità del panorama genovese e ligure con l’accusa di corruzione, accuse gravi e preoccupanti.

Lasciamo fare alla magistratura penale il proprio lavoro. Ogni operazione di sciacallaggio politico ci appare inopportuna. Sicuramente la Procura di Genova saprà fare luce sulle questioni divenute di dominio pubblico stamattina e oggetto di un articolato comunicato stampa emesso dalla Procura stessa”.

Lo dichiarano il Consigliere Regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino e il Consigliere del Comune di Genova Filippo Bruzzone e la presidente dell’Associazione Linea Condivisa Rossella D’Acqui.

“A livello politico si chiude sicuramente un ciclo che ha portato la Liguria tra le ultime regioni per quanto riguarda i servizi sanitari, per quanto riguarda i trasporti, la vivibilità stessa e la tutela del territorio. Come gruppi di opposizione continueremo a contrastare le politiche perpetrate dal centrodestra in questi anni di malgoverno. Un malgoverno che ha lasciato il vuoto sociale, economico e di tutele che è davanti a tutte e tutti noi.

Ma oggi si cambia pagina e la critica dura e costruttiva e le proposte che abbiamo elaborato in questi anni di scontro politico con il centrodestra devono diventare la ricetta alternativa per costruire un’alleanza seria di governo che mandi via il centrodestra in Regione, in Comune a Genova e in tutti i Comuni dove si voterà già dall’8 e 9 giugno”.

Sulla vicenda interviene anche Rifondazione: "L'arresto di Toti conferma intreccio tra politica e affarismo", denunciano Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea e Claudia Rancati e Jacopo Ricciardi, Co - Segretari Regionali di Rifondazione Comunista Liguria.
"L'arresto del Presidente della Regione Liguria conferma che la questione morale continua a essere al centro del problema italiano, come denunciò Berlinguer.
Solo che ora coinvolge trasversalmente i due poli.
Il quadro ricostruito dai magistrati inquirenti racconta una corruzione sistemica generalizzata fondata sull'intreccio tra politica e affarismo.
Toti è stato protagonista dell'assalto del cemento al territorio, del saccheggio dei beni comuni, dello smantellamento della sanità pubblica.
Noi siamo garantisti e il nostro giudizio politico lo abbiamo espresso da anni.
Gli arresti di oggi ricordano anche la reale natura del centrodestra che Salvini e Meloni sono riusciti per alcuni anni a far dimenticare alzando il volume delle campagne contro immigrati e per pseudovalori conservatori e reazionari.
Le norme sulla giustizia della destra sono tutte a protezione dei corrotti e ricordiamo che hanno persino restituito i vitalizi ai condannati in via definitiva".


red

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