Il volume, edito da Scalpendi (Milano), approfondisce il rapporto tra Arturo Martini e la Pietra di Finale.
Utilizzata nel 1923 per il Monumento ai Caduti di Vado Ligure, fu impiegata dieci anni dopo per il gruppo del Pegaso sulla facciata del nuovo palazzo delle Poste di Savona.
Dal 1930, in meno di un decennio, la Pietra di Finale venne usata anche per sculture destinate a mostre o collezioni private, segnando un momento fondamentale nella cultura figurativa del Novecento.
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