"Tra le tante difficoltà che le lavoratici e i lavoratori – italiani o stranieri – incontrano in provincia di Savona c’è sicuramente quello nel cercare una casa in affitto. Ma se sei straniero diventa un miraggio" denunciano dal sindacato.
"C’è necessità che anche le Imprese facciano la loro parte, o sempre più lavoratori – soprattutto giovani – decideranno di abbandonare il nostro territorio, compresi quelli stranieri, e per le imprese saranno guai!"
"Della scorsa settimana l'ennesimo episodio, questa volta a Carcare, in Valbormida: vittime due lavoratori nati in Camerun, occupati a tempo indeterminato in una grande impresa edile che sta eseguendo importanti attività in provincia di Savona. Hanno contratti fissi, stipendi alti e sono Italia da anni ma il colore della pelle è ancora un problema. Io razzista? Ma si figuri! Non sono razzista, ma... la lista delle scuse per rifiutare gli stranieri è lunghissima. Però agli stranieri non faccio contratti".
"E' un problema che riscontriamo sempre più spesso. Negli ultimi 4/5 anni i casi sono raddoppiati. Tutti i giorni riceviamo segnalazioni in questo senso. Si tratta di lavoratori che hanno contratti a tempo indeterminato con un buon stipendio ma non riescono a trovare una casa, soprattutto se provenienti dall'Africa. Il colore della pelle fa ancora paura. Il problema CASA è «strutturale, ma per chi non è italiano è amplificato». A lavoratori e lavoratrici stranieri anche in Provincia di Savona alcuni proprietari lo dicono chiaro e tondo: «A voi non diamo proprio nulla. Quelli come voi rovinano gli alloggi», «Oppure ci dicono che si tratta di un condominio ben abitato e che non vorrebbero si creassero problemi» e quando ti incontrano e vedono che o indossi il velo o hai un colore della pelle diverso dal loro, trovano scuse. E poco importa se sei nato in Italia o all’estero, se hai o meno la cittadinanza, un lavoro in regola, una busta paga. Sei diverso. Punto».
"Esistono due mercati immobiliari: uno per bianchi e uno per gli stranieri. Anche a Savona e Provincia ci sono due mercati paralleli di locazione: uno per chi ha la pelle bianca e per chi è studente, dove i prezzi continuano ad aumentare, l’altro fatto di piccoli proprietari e grandi speculatori che affittano alloggi inadeguati a prezzi esorbitanti. Dove vivono i lavoratori che non trovano un'abitazione o una stanza in affitto?"
"Molti vivono in una sola casa in sei o sette, anche se dovrebbero viverci in quattro. Lo fanno proprio perchè non trovano una stanza in affitto. Lavorano, potrebbero pagare l'affitto ma niente. Sono situazioni drammatiche. La situazione negli ultimi anni è cambiata in peggio: se prima chiedevano il contratto di lavoro fisso ora non basta nemmeno quello. Ho provato a chiamare diverse volte le agenzie, dando un nome italiano. Poi una volta in agenzia dicevano che i proprietari non vogliono affittare agli stranieri. Dentro questa situazione c'è anche il business di alcune agenzie che se ne approfittano: fanno pagare una quota per la consulenza ma senza poi trovare una soluzione".
"Tema su cui riflettere e risolvere; non solo per la dignità di tutte le persone , ma anche perché servono migliaia di lavoratrici e lavoratori alla nostra Provincia – che ha l’età media più alta del continente il 30% di over 65, il numero di persone in età da lavoro che continua a calare, tanti, troppi giovani che se ne vanno alla ricerca di occupazione più stabile e più retribuita – oltre che un dato demografico che fa rabbrividire, qui si può parlare davvero di glaciazione demografica e non solo più di inverno visto che negli ultimi 10 anni la nostra provincia ha perso circa 20 mila abitanti; inoltre le lavoratrici e i lavoratori stranieri servono anche per tenere in equilibrio la previdenza e per garantire uno stato sociale decente. In provincia di Savona gli stranieri residenti sono il 9% del totale della popolazione della provincia, le assunzioni nei primi 9 mesi del 2024 di sono state oltre 9mila con una crescita del +4% sul 2023".
"Nessuna invasione. Dove sono le Imprese? Dove sono le Amministrazioni Comunali? eppure le lavoratrici e i lavoratori stranieri sono occupati trasversalmente in tutti i comparti e settori del territorio, senza di loro si fermerebbero intere filiere: agricoltura, logistica, industria, cura delle persone, sanità, edilizia e molte altre. Il mercato immobiliare non si è adeguato a nulla, soprattutto al mercato del lavoro, e dovrebbe essere un problema anche per le Associazioni Datoriali e Imprese, e non solo del sindacato e delle Associazioni del territorio che si occupano di accoglienza e di Casa. Per questo bisogna monitorare e sanzionare le forme di discriminazione , ancor più in una provincia dove il lavoro continua ad essere troppo precario, mal pagato e insicuro, e dove esiste un problema enorme come quello della casa, e appunto dei 'razzisti della casa'" concludono dalla Cgil di Savona.
"La denuncia della CGIL a proposito di quanto accaduto in relazione al diniego da parte di alcuni proprietari immobiliari di locare a extracomunitari dalle pelle nera ci dice come sia importante e necessario impegnarci per costruire una società più solidale e
antirazzista. Un tempo non si affittatavano appartamenti ai meridionali e ora a chi ha la pelle ancora un po' più scura... non importa che siano persone in grado di pagare regolarmente e che abbiano un lavoro a tempo indeterminato a volte anche ben
retribuito... la diffidenza e il pregiudizio per chi ha la pelle di colore diverso dalla nostra è intollerabile in una società civile. Mi auguro che Savona diventi capitale di una cultura che sia anche inclusiva e solidale". Così Franco Zunino, presidente ARCI Savona.