In particolare, sono stati notificati 9 Avvisi Orali, di cui 3 a carico di minorenni, ritenuti responsabili – secondo quanto emerso dalle attività investigative dell’Arma dei Carabinieri– di numerosi reati predatori commessi nel capoluogo.
L’avviso Orale, emesso dal Questore, rappresenta un richiamo ufficiale e formale affinché il soggetto destinatario interrompa ogni condotta illecita, con l’avvertimento che in caso contrario potranno essere adottate misure più gravi.
Questo dispositivo, regolato dall’art. 3 del codice antimafia (d.lgs. n. 159/2011), è una misura di prevenzione di non recente introduzione e si sostanzia, nel contenuto, proprio in un avviso che il questore può rivolgere a coloro che, in base all’art. 1 del codice antimafia, possono essere considerati socialmente pericolosi.
Se dunque “portatori” di quella particolare pericolosità di cui parla l’art. 1 (perché ad esempio si tratta di persone che vivono abitualmente con il provento di delitti ovvero risultano abitualmente dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sanità, a sicurezza o la tranquillità pubblica), il Questore può avvisarli che vi sono indizi a loro carico e che sono invitati a comportarsi, d’ora in avanti, conformemente alla legge e, dunque, abbandonando il precedente modo di agire.
Di recente il legislatore con la legge n. 159/2023 ha potenziato questo strumento consentendo al Questore di adottare l’avviso orale anche nei confronti di minorenni, che abbiano già compiuto i quattordici anni e che, come i maggiorenni, siano portatori di quella particolare pericolosità. In questo caso la norma prevede che il Questore prima convochi il minore, accompagnato almeno da uno dei genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.
Sono stati inoltre adottati 11 provvedimenti di Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio al carico di soggetti che hanno commesso reati nel comune in Savona e nei comuni della Provincia. Questi provvedimenti vengono emessi su iniziativa della Polizia di Stato o su proposta dell’Arma dei Carabinieri e con contestuale divieto di ritorno nel comune in cui sono stati commessi i fatti.
Di particolare rilievo l’azione di prevenzione contro la violenza di genere. Nel mese di aprile sono infatti stati emessi 13 Ammonimenti del Questore, di cui 12 per violenza domenica, e uno per atti persecutori (stalking).
Questi provvedimenti, notificati da personale della Divisione Anticrimine, sono stati riscontrati da un’attività istruttoria, testimonianze, referti medici e, come previsto dal Protocollo Zeus, le persone destinatarie di queste misure sono state invitate a seguire un percorso rieducativo.
Tra gli strumenti previsti dalla legge per arginare il fenomeno dello stalking e della violenza in famiglia, infatti, riveste un ruolo fondamentale l’Ammonimento del Questore, provvedimento particolarmente efficace per bloccare l’escalation di violenza che troppo spesso conduce dai maltrattamenti ad ulteriori tragiche derive.
L’ammonimento ha lo scopo di “richiamare” la persona che compie atti persecutori e/o violenti, affinché interrompa la propria attività molesta prima di andare incontro ad un peggioramento che renda inevitabile l’attivazione di un’azione penale.
Il soggetto “ammonito” viene convocato per un richiamo verbale e dissuaso dal compiere ulteriori azioni dannose e persecutorie. In quella sede verranno, inoltre, spiegate le conseguenze qualora proseguisse con i comportamenti lesivi. A Savona, in cui è attivo il protocollo Zeus, il soggetto viene invitato ad iniziare un percorso trattamentale attraverso centri specializzati nel recupero di soggetti maltrattanti. Questo percorso gli permetterà di prendere coscienza della sua condotta e modificare i propri comportamenti, inoltre, per rendere ancora più efficace e tempestiva l’azione, il primo appuntamento viene fissato direttamente al momento della notifica dell’ammonimento.
Se, nonostante l’ammonimento, continuasse nei suoi comportamenti persecutori potrà essere perseguito penalmente d'ufficio, subendo anche un significativo aumento della pena.