News17 giugno 2025 08:23

Riciclaggio: sequestrati beni per oltre un milione di euro

Le indagini della Guardia di Finanza hanno coinvolto aziende con sede nelle province di Savona, Genova e Milano, tutte operanti nel settore dei trasporti e della logistica

Riciclaggio: sequestrati beni per oltre un milione di euro

Nell’ambito di articolate indagini di polizia economico-finanziaria, esperite nei confronti di soggetti economici con sede nelle province di Savona, Genova e Milano, tutti operanti nel settore dei trasporti e della logistica, i militari del Comando Provinciale Savona hanno proceduto a denunciare all’Autorità Giudiziaria di Savona otto persone ritenute responsabili di reati tributari disciplinati dal D.Lgs nr. 74/2000 (art. 5 omessa presentazione di dichiarazione fiscale, art. 8 emissione di fatture per operazioni inesistenti e art. 2 dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti), nonché una persona per il reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p.).

In quest’ultimo caso, il riciclatore ha provveduto a “ripulire”, mediante plurime operazioni di trasferimento su molteplici rapporti finanziari allo stesso riconducibili, i proventi derivanti dall’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti. Complessivamente, l’approfondita analisi dei conti correnti bancari riconducibili agli indagati ha consentito di individuare oltre 60 operazioni poste in essere al fine di riciclaggio per un valore quantificato in più di un milione di euro. Pertanto, sotto l’attenta e costante direzione della locale Procura della Repubblica, il dipendente Nucleo di Polizia Economico Finanziaria ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dall’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Savona che ha disposto l’adozione di una misura cautelare reale a carico del soggetto ritenuto responsabile del reato di riciclaggio che ha interessato un immobile di pregio nel levante ligure del valore di oltre 815.000 euro ed un’autovettura di lusso del valore di 50.000 euro.

In ragione del nulla osta rilasciato dall'Autorità Giudiziaria procedente, sono state eseguite sette verifiche fiscali nei confronti degli emettitori e degli utilizzatori delle fatture per operazioni inesistenti, aventi sede amministrativa nel territorio meneghino ed in quello ligure, che hanno consentito di procede alla constatazione di rilevanti e complessive violazioni di natura fiscale, quantificate in oltre tredici milioni di euro.

Sulla base dei processi verbali di constatazione redatti, il competente ufficio dell'Agenzia delle Entrate ha già emesso avvisi di accertamento per oltre un milione di euro nei confronti della società che ha emesso fatture per operazioni inesistenti, cessandone d'ufficio la partita IVA.

Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria è stato adottato nella fase delle indagini preliminari sussistendo esigenze cautelari ed ha natura non definitiva, valendo la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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