Come funziona:
Tramite un form online è possibile votare ogni mese uno tra i cinque film proposti. Film di generi diversi accomunati da un tema. Si potrà anche lanciare una proposta: un titolo, un tema per i mesi successivi, un personaggio che ti piacerebbe incontrare.
Il vincitore del sondaggio di questo mese è Ponyo sulla scogliera, del grande maestro del cinema d'animazione Hayao Miyazaki.
gio 3 lug (21.00 - ingresso 5€)
Ponyo sulla scogliera
(Gake no ue no Ponyo)
di Hayao Miyazaki
Giappone 2008, 100'
Sosuke vive in cima a una scogliera. Una mattina, giocando sulla spiaggia sotto casa, trova Ponyo, una pesciolina rossa con la testa incastrata in un barattolo di marmellata. Sosuke la mette in salvo e tra i due nasce subito un legame forte. Sosuke promette a Ponyo che si occuperà di lei, ma il padre di Ponyo, una volta umano e ora stregone che abita i fondali marini, la obbliga a tornare con lui nelle profondità dell’oceano. Ponyo però è determinata a diventare umana e decide di fuggire, ma nel farlo versa nell’oceano l’Acqua della vita, generando un maremoto... Riusciranno un bimbo e una bimba, con amore e responsabilità, a salvare il mare e la vita stessa?
Come accade ne La Sirenetta di Hans Christian Andersen, prima ispirazione di questo film, la piccola protagonista di Ponyo desidera lasciare il mare per vivere sulla terraferma e si lega a un umano con cui vuole trascorrere il resto della sua vita. A questo, però, subentrano i temi cari al maestro Miyazaki. L’ambientazione, innanzitutto: il Giappone contemporaneo in una piccola cittadina di mare ispirata a Tomonoura, in cui il regista giapponese ha trascorso alcuni mesi per fare ricerche e studiare quella che sarebbe diventata l’ambientazione del suo nuovo film. Poi il rapporto fra Sosuke e Ponyo: il bambino è ben cosciente della natura “magica” della sua piccola amica e la accetta in ognuna delle sue forme, prima pesciolina rossa, poi mezza umana e mezza pesce e infine completamente umana. E infine c’è il Mare, che non si presenta solo nelle vesti di Granmamare, una bellissima donna dai lunghi capelli rossi e madre di Ponyo. Esso è protagonista a pieno titolo di questo film con le sue masse azzurre e movimentate, le sue ondate formate da branchi di pesci d’acqua (che ricordano La grande onda di Kanagawa di Hokusai) e la vitale prepotenza con cui si riprende i suoi spazi.