News09 luglio 2025 13:39

Il lancio del mastello

Al porto lo sapevamo tutti che i mastelli avrebbero avuto solo due possibili destini: latrine o palloni. Al nostro, la notte scorsa, come vedete dalla foto è capitata la seconda opzione: meglio della prima, certo, ma non benissimo

Il lancio del mastello

Siamo stati attendisti, immaginando il casino che Seas avrebbe avuto da gestire. 

Ma ora, dopo una settimana di mastelli non svuotati e ritrovati aperti tra blatte e formiche nel cuore del porto turistico e mattinate intere a cercare di contattare un call center che il caldo ha forse fatto evaporare, non possiamo che unirci a tutti quei cittadini (non sabotatori) che chiedono un cambiamento radicale nel modello di gestione.

La raccolta differenziata non è un problema, perché l'abbiamo sempre fatta. 

Sono un problema gli atti vandalici, il decoro della vecchia darsena e soprattutto l'incolumità di chi ci cammina o ci pedala. 

Che ci siano state difficoltà di comunicazione - per dirla con un eufemismo - tra amministratori di condominio e Seas è certo, ma a noialtri lo scaricamastello non ci interessa: o meglio ci interessa sì, ma allora tocca partire dall’ineffabile Berruti, dallo sfascio delle casse comunali, dal fallimento di Ata e dalla giunta Caprioglio, che certo non ha brillato ma che ha risanato una città in predissesto grazie al povero Silvano Montaldo e, sotto lo sguardo non troppo benevolo di occhiuti giudici contabili, ha approvato un piano rifiuti scritto evidentemente da veneti che non avevano mai messo piede a Savona, non avevano mai visto gli angusti androni dei nostri palazzi liguri né la larghezza lillipuziana dei nostri marciapiedi. 

Adesso però sotto a chi tocca, ed è l'attuale giunta Russo insieme a Seas che ha l'onere di far funzionare la macchina. 

Ci sono stati anni a disposizione per fare ispezioni nei palazzi e scegliere per ognuno la soluzione meno gravosa, a fronte di una Tari di tutto rispetto. 

Adesso bisogna correre, e correre sotto il sole, per impedire che Savona diventi una discarica dove il benessere è solo di topi e gabbiani.

LNS